Teramo, quando le pubbliche affissioni diventano un pericolo FOTO

aff_3Teramo. “Quando un automobilista occupa la corsia con una macchina ferma perché è in avaria e non la segnala come previsto dal codice della strada, subito scatta la multa con relative sanzioni accessorie. Invece a Teramo, il servizio di pubbliche affissioni lascia abitualmente il furgone in mezzo alla carreggiata, con tanto di sportello posteriore aperto e nessuno dice nulla”.

A denunciarlo è Marcello Olivieri, dell’associazione Teramo ViviCittà che, armato di macchina fotografica, ha documentato un operatore intento ad affiggere i manifesti, che ha parcheggiato il veicolo del servizio pubbliche affissioni sulla carreggiata, senza averne segnalato la presenza come previsto dal codice della strada.

“Questo atteggiamento sconsiderato” tuona Olivieri “mette in grande pericolo gli automobilisti che per evitare il furgone sono costretti ad occupare la corsia opposta. Anche un principiante sa che un veicolo fermo su una corsia deve essere segnalato con un triangolo e nel caso specifico, tutta l’area dove sta lavorando l’operatore deve essere obbligatoriamente delimitarla con dei birilli segnaletici. Un altro gesto dissennato è quello di lasciare i manifesti per terra, perché il turbinio creato dalle auto in transito potrebbe far volare un poster sul parabrezza di qualche veicolo oscurandone la visuale e ovviamente le conseguenze le lasciamo immaginare. Inoltre l’operatore delle pubbliche affissioni porta dei normali pantaloni e scarpe da tennis e non indossa l’abbigliamento previsto dalle norme antinfortunistiche. L’unica nota positiva è che, solo dopo la segnalazione di Teramo Vivi Città, finalmente le pubbliche affissioni hanno fatto un grande sacrificio economico dotando l’operatore di un giubbotto catarifrangente”.

 

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