“Valuteremo l’opportunità di chiedere ancora una volta il riconoscimento della calamità naturale per la nostra provincia” spiega l’assessore provinciale alla Viabilità Elicio Romandini. “A distanza di due anni e mezzo stiamo valutando, con il presidente Catarra, di nuovo questa opportunità. Siamo ancora nei guai, tra l’altro dobbiamo ancora riparare i danni avuti allora, ci sono 20 milioni in arrivo dalla Regione Abruzzo, ulteriori otto milioni dalla Legge di Stabilità del governo del 2012 non sono invece ancora arrivati. La Teramo-mare? E’ una competenza Anas. Stiamo risolvendo le altre problematiche sul territorio provinciale: rimangono difficoltà sulla Sp 49 verso Ascoli, mentre abbiamo risolto la situazione a Pietracamela, aprendo il varco verso Intermesoli, ma la Sp 43 è ancora chiusa perché c’è un masso ciclopico che impedisce il transito (e che sarà necessario fare esplodere; ndg). Le frane però continuano, non si fa in tempo a toglierle che cedono altri pezzi di terreno. Siamo davvero in difficoltà”. Le raccomandazioni sono le solite: “I cittadini devono andare piano, perché lungo le strade ci sono buche e detriti che possono creare diversi insidie, così come l’acqua. Non bisogna andare oltre i 30 km/h. Oggi poi decideremo sulla nuova richiesta di calamità naturale”.
Anja Cantagalli