Teramo. Tutto comincia con un sopralluogo dei Vigili del fuoco. Dal Tribunale di Teramo cadono calcinacci e le infiltrazioni d’acqua, per via del maltempo, la fanno ormai da padrone.
I giornali sono sistemati qua e là per cercare di tamponare l’acqua. E’ la goccia che fa traboccare un vaso già abbastanza colmo, quello del presidente Giovanni Spinosa. “Noi stiamo facendo il nostro dovere – spiega – In un anno abbiamo incrementato le sentenze del 25% e, grazie all’accorpamento delle varie sedi, abbiamo permesso un risparmio di 525mila euro. Non è ammissibile che il Palazzo di Giustizia sia ridotto in questo stato perché, per raggiungere certi risultati, ci sono persone che, la scorsa estate, non si sono prese neanche il lusso di fare una vacanza”. E, mentre parla, è difficile non far caso ai giornali, sistemati qua e là per cercare di fermare l’acqua che prova a prendere possesso del tribunale. “Vogliamo perlomeno essere messi nelle condizioni in cui gli uffici possano funzionare – prosegue Spinosa – C’è un limite a tutto – continua – Possibile che bisogna tremare dal freddo o che non si riesca ad aggiustare un ascensore? Il Palazzo di Giustizia va tutelato”.