Il giovane, che era alle dipendenze del padre, urtò con il braccio della gru idraulica i tralicci elettrici ricevendo una scarica fatale. Per quella morte il padre e il direttore dei lavori vennero assolti perchè il fatto non costituisce reato e per non aver commesso il fatto, nel 2006, dal giudice monocratico di Giulianova.
Ora, la Corte d’Appello di fronte alla quale la madre del ragazzo aveva impugnato la sentenza di primo grado per i soli effetti civili ha stabilito il risarcimento per quella morte. Riformando parzialmente la sentenza del giudice di Giulianova, la Corte ha ritenuto responsabili in solido i due imputati dell’epoca riconoscendo alla madre del 22enne una provvisionale di 100mila euro in attesa che la maggior somma venga calcolata e stabilita in separata sede.