E’ quanto alcuni residenti del popoloso quartiere pinetese, tra i quali le circa 40 famiglie che risiedono in via Cavour da sempre maggiormente colpite in caso di esondazione, chiedono all’assessore provinciale competente Elicio Romandini. Dallo scorso primo giugno sono trascorsi infatti oltre 4 mesi, più di 120 giorni, nel corso dei quali non molto è stato fatto degli annunciati lavori di messa in sicurezza del torrente. Basti pensare che il tanto discusso monolite, che dovrebbe essere inserito all’interno del ponte che attraversa la Sp 28, giace da mesi ormai nell’alveo del Calvano e che in caso di un’improvvisa piena del torrente non farebbe altro che aggravare una situazione di per se già preoccupante. “Sarebbe possibile sapere una volta per tutte – concludono i residenti – se e quando i lavori di messa in sicurezza del torrente Calvano verranno conclusi? Non si vorrà mica attendere una nuova esondazione?”