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Pineto, un monolite per la messa in sicurezza del Calvano

Pineto. Dopo l’intervento del Prefetto, richiesto dalla Provincia di Teramo, che da due anni sollecitava Anas e Società Autostrade per il rilascio delle autorizzazioni di competenza, è caduto l’ultimo ostacolo che impediva la conclusione dei lavori per la messa in sicurezza sul Calvano ed è arrivata direttamente dal Ministero delle Infrastrutture il via libera alla sistemazione di un monolite sotto la strada provinciale 28 che servirà  ad aumentare la sezione di deflusso delle acque.

Si tratta dell’ultima opera del progetto di messa in sicurezza del fiume che già oggi, sottolinea l’assessore alla Viabilità, Elicio Romandini “dopo i lavori effettuati dalla Provincia, è di molto migliorata. Abbiamo contattato la ditta specializzata, in Italia sono pochissime le aziende che sono in grado di effettuare questo tipo di interventi, e abbiamo un accordo per la prima settimana di novembre quando per tre giorni dovremo interrompere la viabilità per inserire il monolite al di sotto del livello stradale. Una tecnica che consente di ridurre al minimo il disagio per i cittadini. Noi eravamo pronti a iniziare i lavori già il  4 novembre ma su richiesta del Comune di Pineto, che ci ha chiesto di lavorare durante il fine settimana quando il traffico è meno intenso, abbiamo accettato di cominciare il 7”.

In riferimento alle polemiche dei giorni scorsi e alle dichiarazioni dell’assessore alla Protezione Civile di Pineto, Giuseppe Cantoro, l’assessore Romandini fa notare che “in questi mesi sono stato in costante contatto sia con il Sindaco che con l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune,  quest’ultima ha anche  partecipato  alla riunione dal Prefetto. Entrambi conoscono perfettamente l’impegno mio personale e quello dell’ente per la risoluzione di tutte le criticità di tipo progettuale, amministrativo e burocratico che quest’opera ha comportato non certo per colpa nostra. Le critiche di Cantoro sono ingenerose e infondate e, cosa ancor più grave, hanno alimentato, con informazioni fantasiose, preoccupazioni e paure dei residenti non contribuendo affatto alla risoluzione delle controversie. Suggerirei a Cantoro di preoccuparsi dei problemi sui quali ha stretta competenza, come il ponte di Zappacosta; un vero e proprio imbuto a monte del nostro intervento che continuerà a creare problemi al deflusso delle acque. Se avessi voluto seguire i suoi preziosi consigli i lavori sul Calvano non sarebbero mai iniziati. Invece, essendo anche un tecnico oltre che un amministratore, mi sono assunto la responsabilità di far procedere di pari passo interventi e iter amministrativo, ogni volta aggiustando il tiro e debbo ringraziare la ditta Diodoro che ha accettato di iniziare i lavori sotto riserva di legge: avrebbe potuto non farlo”.