Alba Adriatica. Cinesi che sfruttano altri cinesi, con la compiacenza e la collaborazione di un commercialista italiano di Alba Adriatica.
Che attorno ai permessi di soggiorno, alle truffe di aziende che non pagano l’Iva e tutta una serie di raggiri allo Stato, ci fosse un grosso volume di affari (come raccontano recenti vicende, anche di natura giudiziaria), era un fatto acclarato. La cosa, però, è stata testimoniata da un servizio, come al solito ben confezionato, dalla Iena Luigi Pelazza, contattato alla fine di luglio da un imprenditore del posto, al quale era stato proposto un affare da cittadini cinesi, che poi era una vera e propria truffa ai danni dello Stato. Il tutto con la collaborazione di un noto professionista del posto (nella foto).
Ora la magistratura potrebbe aprire un’inchiesta mettendo in moto la guardia di finanza per una serie di reati. L’inchiesta che potrebbe vedere la luce nelle prossime ore con l’apertura di un fascicolo, andrebbe ad aggiungersi a due altre inchieste gia’ avviate e tutte relative alla truffa nei confronti dello Stato. Una ancora in corso avviata dai carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata su finte assunzioni fra Marche ed Abruzzo che vede al centro dell’inchiesta un professionista esperto contabile, in cui sono coinvolti cittadini di diverse etnie. L’altra proprio ad Alba Adriatica con al centro non solo cinesi. Si tratta di inchieste mirate in entrambi i casi a smascherare fittizi permessi di soggiorno, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e la truffa
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