Al sit-in ha preso parte anche una delegazione di lavoratori dello stabilimento di Potenza Picena, sede dell’azienda.Una novantina, in tutto, i lavoratori a rischio nello stabilimento teramano e una cinquantina quelli marchigiani. Mentre all’esterno della Regione è in atto la protesta, all’interno dell’edificio è in corso un vertice tra i sindacati, l’azienda e l’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti.”Siamo stati in cassa integrazione da dicembre a maggio e da agosto ad oggi – spiegano i lavoratori -. A giugno e luglio abbiamo lavorato, ma siamo ancora in attesa di percepire lo stipendio. Fino ad ora non sappiamo cosa sarà del nostro futuro. La situazione di incertezza va avanti ormai da anni. Se oggi non arriveranno risposte positive – concludono – organizzeremo un presidio permanente davanti allo stabilimento”.