Giulianova. Non saranno sfuggiti ai frequentatori del Centro Commerciale I Portici, situato nel popoloso quartiere Annunziata, i foglietti di carta che annunciano, agli ingressi della galleria sud, che collega il piazzale del centro con la Chiesa, il pericolo di caduta di oggetti dall’alto.
Foglietti di carta affissi sui muri e sulle colonne della scala antincendio ormai da qualche settimana, senza che nessuno si sia preoccupato, nel caso ci sia un reale pericolo di caduta di qualcosa dall’alto, di transennare l’area inibendo la circolazione delle persone. La galleria è sovrastata da una copertura in materiale plastico che non presenta cedimenti, almeno a prima vista, mentre qualche intonaco del solaio intermedio mostra segni di distacco. Di certo l’edificio che ospita il centro commerciale incomincia a mostrare qualche segno di deterioramento, con i ferri di armature del colonnato del portico affioranti in più punti, pavimentazioni sconnesse, qualche muro scrostato, gli ascensori mai entrati in funzione e le scale che collegano il piano terra con il seminterrato utilizzate (e lo si capisce dal cattivo odore) come bagno pubblico.
E rispunta l’accampamento dei romeni sgombrati appena qualche giorno fa, che proprio stamattina, dopo il consueto giro di elemosine nelle Chiese e i supermercati della città, si stavano attrezzando per il pranzo, approfittando anche degli spazi dell’adiacente cantiere per il nuovo centro parrocchiale.
Il centro commerciale è un punto di riferimento del quartiere, grazie al supermercato e a diversi esercizi commerciali, anche se numerosi spazi, soprattutto ai piani superiori, sono sfitti. Nei complesso commerciale sono ubicati anche una banca, gli uffici dell’INPS e il centro per l’impiego della Provincia di Teramo. Un edificio, quindi, con una valenza anche pubblica al di là dell’utilità dei negozi che vi sono ubicati, e che per questo meriterebbe maggiore attenzione e una migliore manutenzione. E sarebbe il caso di capire quali sono i misteriosi oggetti che, come avvisano i cartelli, potrebbero cadere dall’alto (vedi foto a destra).
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