“Al momento” dicono “il Ministero non ha provveduto a rimborsare le missioni ispettive relative all’attività esterna da ormai cinque mesi. Pur consapevoli della fondamentale funzione sociale svolta dal corpo ispettivo, sempre in prima linea nella tutela della sicurezza sul lavoro, lotta all’emersione del sommerso e nel contrasto all’illegalità diffusa nel mondo del lavoro, siamo costretti a sospendere l’utilizzo dei nostri mezzi personali per lo svolgimento dell’attività di vigilanza, determinando di fatto inevitabili ripercussioni sull’attività ispettiva”.