A cinque giorni di distanza da quello che è considerato dagli studiosi un avvenimento rarissimo in una zona così antropizzata, unico in Adriatico, Roseto degli Abruzzi è assurta alla ribalta della cronaca scientifica internazionale.
“Ci sarà da parte nostra – ha dichiarato il Presidente dell’AMP Benigno D’Orazio – l’impegno a coadiuvare la ricerca e tutti gli approfondimenti che un evento così eccezionale merita”.
Dopo il recupero della prima tartaruga e il rinvenimento di una nidificazione, sono transitati in acqua oltre 20 esemplari, l’ultimo nella serata di ieri intorno alle 21 e 30, mentre altre uova sono pronte alla schiusa.
Ancora in vigore, quindi, l’ordinanza sindacale di interdizione temporanea della balneazione e del transito sul bagnasciuga nel tratto di spiaggia compreso tra i lidi “Papenoo” e “La Rosa dei venti”, dov’è attivo un presidio di vigilanza effettuata da esperti e volontari in attesa delle nuove nascite. Ieri pomeriggio in Municipio si è svolta una riunione operativa, presieduta dal Sindaco Enio Pavone, alle quale hanno partecipato la giunta comunale al completo, il dottor Vincenzo Olivieri, Presidente del Centro Studi Cetacei Onlus, e altri rappresentanti di enti e associazioni, per fronteggiare le necessità dello staff operante giorno e notte nel presidio. Il sindaco Enio Pavone e l’assessore all’Ambiente Fabrizio Fornaciari hanno assicurato al dottor Olivieri tutto il supporto logistico necessario, fino a che la schiusa delle uova restanti non sia completata. Intanto, è stato concordato il momento celebrativo, sabato 21 settembre alle ore 10:30, al quale è stata invitata a partecipare una delegazione di alunni delle scuole di Roseto degli Abruzzi e Pineto, per trasmettere ai giovani i valori dell’educazione ambientale nello sviluppo sostenibile. Inoltre, saranno presenti le numerose Guide del Ceranno, che con la loro attività contribuiscono a diffondere l’educazione ambientale nell’AMP.
Una data memorabile, che con molto probabilità vedrà il prossimo anno nuove nidificazioni tra giugno e luglio e nascite di tartarughe in settembre. “L’immissione in mare di Giulia, (com’è stata battezzata l’esemplare di Caretta caretta) – raccomanda il veterinario Vincenzo Olivieri che la sta seguendo – dovrà avvenire nel rispetto della distanza di sicurezza di circa trenta metri dal pubblico, altrimenti per l’istinto di difesa che ha già sviluppato, si bloccherà completamente”.
Al termine dell’evento gli esperti di zoologia e biologia marina saranno a disposizione per rispondere alle domande degli studenti e del pubblico.