La tempestiva comunicazione data dai familiari alla Questura di Pescara e l’efficace azione di coordinamento delle ricerche attivate a seguito del rinvenimento da parte della Polizia Locale di Atri dell’autovettura utilizzata per l’allontanamento, ha consentito che l’avventura di un quarantenne non finisse in tragedia.
Nel giugno di quest’anno, infatti, presso la Prefettura di Teramo è stato siglato un protocollo di intervento per la ricerca di persone scomparse che coinvolge, attraverso l’azione di coordinamento generale prefettizio, tutti gli Enti potenzialmente preposti e competenti, in un quadro di razionalizzazione degli interventi, di ottimizzazione delle risorse disponibili e di efficacia e tempestività dell’azione di ricerca.
Sono intervenute, infatti, fin dalle prime ore del mattino, coordinate sul campo dal Dirigente del Commissariato di Atri Paolella e dalla Sala Operativa della Questura, personale dei Vigili del Fuoco, che ha impiegato oltre ad unità a terra anche un elicottero, nonché della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Provinciale, del Corpo Forestale dello Stato, di unità cinofile “molecolari” del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, particolarmente addestrati per fiutare le piste, nonché di unità cinofile e squadre di volontari della Protezione Civile.
La testimonianza di alcune persone ha consentito di concentrare le ricerche in una zona boscosa e impervia, dove, nascosto tra i rovi è stato trovato l’uomo, ancora in discrete condizioni e subito affidato alle cure del personale del 118, che lo ha trasferito in ospedale, per ulteriori analisi.
Sono in corso accertamenti delle forze dell’ordine per chiarire la dinamica dell’episodio.