Il Decreto ha inteso mettere a “sistema” un istituto, “White List” o elenco, che fino ad ora aveva trovato applicazione solo in relazione alle esigenze di controllo antimafia in specifici contesti, quali quelli della ricostruzione “post sisma” in Abruzzo e nell’Italia settentrionale, nonché dell’EXPO 2015 di Milano.
A tali elenchi possono chiedere di essere iscritte le Aziende, aventi sede legale in provincia, che operano nei settori tassativamente individuati dal citato Decreto. Il conseguimento dell’iscrizione è subordinato alla preventiva verifica da parte della Prefettura che gli operatori economici richiedenti non siano “soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa”. L’iscrizione nelle “White List”, avente natura esclusivamente volontaria, avrà validità per un periodo di 12 mesi a decorrere dalla data in cui è stato adottato il provvedimento che la dispone.
L’inserimento negli “elenchi” in questione, consultabili in questa provincia attraverso il sito istituzionale della Prefettura all’indirizzo www.prefettura.it/teramo, conferisce all’impresa, oltre ad una qualificazione etica, anche alcuni vantaggi, in primo luogo sul piano della semplificazione delle procedure di rilascio della documentazione antimafia. Infatti, l’iscrizione nei citati elenchi prefettizi è equipollente al rilascio dell’informazione antimafia liberatoria per lo svolgimento delle attività per cui essa è conseguita (art. 1, comma 52, della legge n. 190/2012). Sul sito delle Prefettura, alla voce, “Amministrazione trasparente”, sono disponibili i modelli necessari per la presentazione delle varie istanze, oltre ad ogni necessaria informazione sulle modalità d’iscrizione.