Cgil+denuncia%3A+continuano+gli+sprechi+dell%26%238217%3BAsl+Teramo+per+gli+addetti+antincendio
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-teramo/64110-cgil-denuncia-continuano-gli-sprechi-dellasl-teramo-per-gli-addetti-antincendio.html/amp/

Cgil denuncia: continuano gli sprechi dell’Asl Teramo per gli addetti antincendio

Teramo. La FP CGIL denunciava, nel giugno 2012, “l’ennesimo spreco della ASL di Teramo, a danno dei cittadini ed in violazione dei principi di economicità, cui è obbligata la pubblica amministrazione. A dicembre 2011 i Vigili del Fuoco di Teramo imponevano all’ASL, per il Presidio di Teramo, di attivare il Centro Gestione Emergenze, come previsto dal D.M. 18/9/2002. Seppur con mesi di ritardo, l’ASL pubblica un avviso interno vago,  molto poco comprensibile e molto poco visibile nei reparti, destinato ad individuare gli addetti antincendio occorrenti per comporre la squadra ad hoc. All’avviso rispondono solo pochi. In ogni caso, la ASL raggiunge il numero sufficiente di addetti poiché l’avviso prevede anche la partecipazione di addetti esterni”.

Cosa c’è che non va in tutto ciò? Dov’è lo spreco? Secondo il sindacato “La ASL di Teramo, gli addetti antincendio li ha. Negli anni, è stata obbligata dalla legge a formare addirittura 450 addetti alla prevenzione degli incendi, investendo imponenti risorse pubbliche per la loro formazione. La FP Cgil – precisa Amedeo Marcattili, segretario FP CGIL Teramo – ritiene che qualcuno abbia volontariamente messo in campo un avviso vago e poco visibile per scoraggiare il personale dipendente. Per quale motivo? Per favorire qualcuno dall’esterno? E se, gli aderenti all’avviso interno erano pochi, perché non è stato riproposto? Perché la delibera n.754 del 30/07/2013, stabilisce che il compenso orario per la ditta esterna è di 29 euro (per una spesa presunta di 349.832,00 più IVA), mentre gli interni percepirebbero solo 14,50 euro? Ma, forse, questo è solo la punta dell’iceberg conclude Marcattili – ci auguriamo che qualcuno (Procura, Guardia di Finanza) abbia l’accortezza di leggere bene le carte, al fine di evitare altro sperpero di denaro pubblico”.