Teramo. “Negli ultimi anni le Amministrazioni pubbliche hanno deciso di esternalizzare la maggior parte dei servizi alla persona, in gare d’appalto al massimo ribasso; sul mercato del lavoro si sono inseriti, sotto mentite spoglie di Cooperative Sociali, soggetti imprenditoriali con una evidente irresponsabilità etica e giuridica, con la complicità degli Enti Pubblici che non controllano né il rispetto degli appalti né il contratto di lavoro dei dipendenti, più volte abbiamo denunciato situazioni al limite della legalità senza avere risposte da chi amministra il bene Pubblico”.
È la denuncia di Amedeo Marcattili, segretario provinciale della Cgil Funzione Pubblica, che ribadisce: “Grazie alle battaglie condotte dai sindacati oggi anche i dipendenti delle Cooperative possono accedere agli ammortizzatori sociali: ma ci chiediamo puo’ essere questa la risposta nel lungo periodo? Perché le politiche sociali non hanno la stessa cittadinanza di altre problematiche? Un paese civile si dice tale quanto trovano risposte problemi che interessano i più deboli, invece la politica, sia nazionale che locale, sembra sordo al grido di dolore degli operatori e degli utenti”.
Per il sindacalista “centinaia di lavoratori ogni anno perdono una parte del magro salario in quanto le cosiddette Cooperative Sociali, ma dirette come un’azienda vecchio stampo da padrone delle ferriere, non applicano in tutte le sue parti il contratto nazionale, la quale dovrebbe essere motivo di recesso dall’appalto, non conosciamo Ente Pubblico che abbia fatto ciò. Invitiamo tutti i lavoratori a rivolgersi ai nostri uffici affinché si possa controllare le buste paga ed eventualmente aprire una vertenza per richiedere il rispetto di quanto dovuto”.
La Cgil annuncia di mettere “in campo tutta la nostra capacità di protesta e di proposta, nel nome di quel progresso e giustizia sociale di cui siamo portatoti, affinché i diritti dei lavoratori affiancati ai diritti degli utenti trovino soluzioni positive”.