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Roseto, al via il recupero del patrimonio abitativo della zona nord

Roseto. Via libera alla riqualificazione e al recupero del patrimonio abitativo di Roseto centro. Il Settore Tecnico del Comune ha dato, infatti, avvio alle attività di rilievo urbanistico ed edilizio degli edifici e degli isolati ricadenti nella zona “B1” Nord del vigente Prg, corrispondente, da est a ovest, alla fascia che va dalla ferrovia alla Fornace Catarra e da via D’Annunzio a Via Pascoli.

I rilievi tecnici rappresentano la fase propedeutica alla redazione dei relativi Piani di recupero.

Il dirigente del Settore, Lorenzo Patacchini, ha dato mandato ad un team di 4 professionisti formato da geometri, architetti e ingegneri, di effettuare le attività, che inizieranno subito dopo il ferragosto. I tecnici incaricati saranno muniti di apposito tesserino di riconoscimento.

“Il provvedimento – spiega il dirigente Patacchini – segue l’atto di indirizzo dell’amministrazione comunale, che ha consentito l’inclusione della zona centrale di Roseto capoluogo ai benefici della normativa del cosiddetto “Piano Casa” . I piani di recupero sono uno strumento che consente di superare i limiti fissati dal D.M. 1444/68 nella parte relativa alle distanze tra fabbricati, che ha determinato tanti contenziosi, in particolare tramite la deroga all’articolo 9 del decreto stesso”. Mentre il gruppo dei tecnici sarà impegnato nei rilievi, che si prevede di concludere nell’arco di sei mesi, gli uffici comunali procederanno alle attività di aggiornamento delle mappe, per poi poter procedere alla redazione dei piani di recupero.

“Questa attività – dichiara il sindaco, Enio Pavone – ci consentirà finalmente di riqualificare e recuperare il patrimonio edilizio di Roseto capoluogo, andando così a colmare un ritardo di 20 anni, che ha fortemente penalizzato lo sviluppo del nucleo centrale della nostra cittadina. Si parte dalla zona nord, per poi dar corso alle attività di rilievo anche nella zona sud: l’obiettivo è quello di una riqualificazione complessiva degli edifici e degli isolati del centro tramite l’applicazione dei benefici del piano casa, possibilità di procedere ad interventi di ampliamento, di ristrutturazione, di adeguamento alla normativa antisismica, di migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni. La riqualificazione edilizia del patrimonio abitativo esistente, tra l’altro, significa minore consumo del territorio”.