Giulianova, proteste per la raccolta rifiuti sul lungomare FOTO

995938_10201726169262226_502136697_nGiulianova. Il “Regolamento Comunale per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati e per la raccolta differenziata dei rifiuti”, approvato con delibera del Consiglio Comunale di Giulianova, n. 174, del 19 dicembre 2007, prevede, all’art. 18, che nell’ambito della raccolta “porta a porta”, gli utenti debbano conferire i rifiuti  “all’esterno della proprietà immobiliare da questi utilizzata ovvero delle relative pertinenze”, considerando “esterno della proprietà immobiliare le strade pubbliche e le strade private di consolidato uso pubblico.” In pratica ogni cittadino deve posizionare i propri contenitori di rifiuti su spazi pubblici, per dar modo agli addetti alla raccolta di prelevare i rifiuti facilmente, senza entrare in spazi privati.

Sempre secondo il regolamento “i contenitori per la raccolta dei rifiuti urbani, quando siano collocati all’esterno, non sono soggetti alle norme sull’occupazione del suolo pubblico” ed inoltre “è’ vietato depositare rifiuti, sia pure raccolti in appositi sacchetti, sopra o attorno ai contenitori”.

Per i condomini con almeno 6 alloggi l’art. 20 del regolamento prevede che gli edifici si dotino di apposita “area ecologica” realizzata tramite incasso nella recinzione condominiale, in modo da non occupare gli spazi pubblici con un numero eccessivo di bidoni e/o buste.

I rifiuti, sempre a norma di regolamento, possono essere conferiti negli spazi pubblici, dalle ore 22.00 alle 3.00 del mattino, mentre le utenze non domestiche (negozi, bar, ristoranti, ecc.) possono conferire il pattume dall’orario di chiusura fino alle ore 3.00.

Tutto chiaro, dirà il lettore, probabilmente anche un po’ annoiato dalla lettura del regolamento. Ma in una città turistica come Giulianova le regole di cui sopra possono creare più di un problema.

Lo dimostrano le numerose segnalazioni che pervengono tramite facebook dove residenti e turisti si lamentano dei contenitori della spazzatura lasciati un po’ ovunque, soprattutto da esercizi commerciali (che, come abbiamo letto, possono conferire i rifiuti su area pubblica già dall’orario di chiusura, quindi anche molto prima delle ore 22.00), occupando quasi stabilmente piste ciclabili, parcheggi per disabili e non, marciapiedi, aree verdi, ecc. Il tutto, sia ben chiaro, nel rispetto delle norme comunali (anche se occupare un parcheggio per disabili, oltre che essere un’infrazione, è anche moralmente deprecabile) ma dando un immagine, ad una città che del turismo vuole fare il suo cavallo di battaglia, di sciatteria e poca cura.

Ne sono testimonianza le foto che pubblichiamo, tratte da facebook, che mostrano bidoni e buste (queste ultime, a norma di regolamento, non dovrebbero essere conferite al di fuori dei bidoni) occupare, di sera e di giorno, il lungomare, con grande disappunto di chi è a passeggio o si reca al mare o, in  bicicletta, si trova la pista ciclabile occupata da ostacoli che potrebbero anche provocare incidenti.

E non è solo il lungomare ad essere interessato dal fenomeno, particolarmente fastidioso nelle strade e nelle piazze frequentate dai turisti, e alcune segnalazioni evidenziano come diverse attività ricettive ed esercizi commerciali tengano perennemente i bidoni posizionati sulle aree pubbliche, non avendo spazi all’interno dei locali o per semplice comodità. 1009779_10201726165742138_1650007088_n

Un’immagine della città non certo accattivante, che potrebbe essere migliorata prevedendo, anche per gli esercizi commerciali, quando previsto per i condomini dall’art. 20, cioè uno spazio privato adibito a deposito dei contenitori per il differenziato, facilmente accessibile agli addetti alla raccolta ma nascosto alla vista di chi transita sulle vie o staziona nelle piazza. Cosa facile per gli stabilimenti balneari, che potrebbero utilizzare le aree adiacenti la passeggiata sul lungomare, con box appositi, e meno facile per altre strutture, che però potrebbero avvalersi delle promesse “isole ecologiche”, previste dall’art. 37 del regolamento ma mai individuate e realizzate dal Comune (che già nel 2009 avrebbe dovuto adempiere a tale obbligo).

Altro problema è quello della velocità della raccolta; spesso i rifiuti, conferiti in nottata, rimangono esposti per ore, fino a mattinata inoltrata, perché gli addetti non riescono a completare la raccolta entro le prime ore del giorno. Prevedere, almeno nella stagione estiva, un’intensificazione del servizio, partendo proprio dalle strade più interessate ai flussi turistici (lungomare, vie e piazze del lido, esercizio commerciali e locali, ecc.) potrebbe risolvere, almeno parzialmente, il problema.

Problema che, purtroppo, sembra non interessare neppure chi dovrebbe essere maggiormente “colpito” dal fenomeno, vivendo proprio di turismo, come i titolari degli stabilimenti balneari o di ristoranti e locali. Basta farsi un giro per Giulianova, in una serata qualsiasi o la mattina presto, per capire che, se problemi tecnici e lacune nel regolamento ci sono, c’è anche la scarsa sensibilità di alcuni, che trasformano le aree adiacenti la propria attività in una vera e propria discarica, per poi lamentarsi delle scarse presenze turistiche.

Cambiamento delle norme e miglioramento del servizio, quindi, sono indispensabili, ma occorre anche una maggiore coscienza civica e la consapevolezza che, la vera ricchezza di Giulianova, è la bellezza del suo territorio.

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