Teramo. Il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano interviene sulla questione legata alla realizzazione della pista ciclabile di 131 chilometri presentata giorni fa dall’assessore regionale Mauro Di Dalmazio.
Proprio al politico è infatti rivolta una lettera con la quale l’associazione evidenzia una serie di punti per incentivare la mobilità ciclistica e il turismo in bicicletta nel frattempo che il progetto denominato “Bike to coast” veda la luce.
All’assessore il Coordinamento riconosce la lungimiranza nell’aver creduto a un’idea che le associazioni portano avanti da anni, in quanto il percorso ipotizzato, che collegherebbe Martinsicuro a San Salvo, potrebbe essere inserito nella rete ciclistica europea Eurovelo costituendo la naturale prosecuzione della Via dell’Ambra, che attualmente prevede il collegamento dal Baltico all’Adriatico.
“Il futuro percorso ciclabile costiero abruzzese, quindi – si legge in merito nella misssiva inviata a Di Dalmazio -, costituirebbe, una volta ultimato, una parte importante della Ciclovia Adriatica e un elemento di rilievo della Via dell’Ambra. Ci auguriamo che i lavori inizino presto e abbiano termine nel previsto periodo di 24 mesi. Nel frattempo, però, ci permettiamo di sottolineare alcuni elementi che potrebbero, da subito, incentivare il turismo in bicicletta e migliorare la mobilità ciclistica all’interno delle città attraversate dal percorso”.
Il Coordinamento ricorda che l’ultima finanziaria regionale ha stanziato 30mila euro per il
trasporto gratuito delle biciclette sui treni. “L’accordo proposto da Trenitalia – sottolinea la lettera -, oltre a prevedere l’utilizzo dell’intera somma per un solo anno (mentre altre Regioni utilizzano solo 10.000 euro annui), è totalmente sbilanciato a favore dell’azienda di trasporto, subordinando il trasporto delle biciclette al giudizio del personale viaggiante senza obbligare Trenitalia a predisporre carrozze apposite per il trasporto delle biciclette in numero congruo (oltre le 5 previste come numero massimo), almeno in alcune corse giornaliere e nei periodi dell’anno più favorevoli al turismo in bicicletta (marzo – ottobre). Occorre, quindi, fare pressione su Trenitalia per un accordo vantaggioso anche per gli utenti, prevedendo l’adeguamento anche degli scali ferroviari per favorire un agevole utilizzo del servizio”.
Richiesta, inoltre, la possibilità di adottare misure quali i corsi per accompagnatori di mountain bike (previsti dalla normativa regionale), incentivare il proliferare di strutture ricettive “bike friendly”, inserire l’educazione alla mobilità ciclistica nelle scuole, oltre a dotare i percorsi già esistenti di apposita segnaletica turistica. “Occorre, da subito, progettare, con la Regione Marche, un
collegamento ciclabile sul Fiume Tronto – conclude il Coordinamento -. In attesa della sua
realizzazione va utilizzata la passerella ciclabile adiacente il ponte stradale sulla SS16, ad oggi chiusa per mancanza di collegamenti con le piste ciclabili costiere”.