Teramo. Recupero di palazzi storici, sistemazione di aree attrezzate e di ostelli, interventi nei borghi di carattere storico, risorse per piccoli musei, centri di informazione. Il PIT della Provincia di Teramo, dopo un anno di lavoro insieme alle amministrazioni comunali coinvolte, domani approda in Consiglio per l’approvazione dei primi 15 interventi. I rimanenti sette saranno definiti entro il 31 agosto.
Complessivamente parliamo di 3 milioni e 500 mila euro di opere, finanziate in gran parte (3 milioni di euro) con i fondi POR-FESR Abruzzo 2007/2013, asse IV, valorizzazione dei territori montani e per 500 mila euro dagli stessi Comuni in regime di compartecipazione.
Si tratta di interventi finalizzati all’incremento del potenziale turistico nei Comuni montani, che domani saranno illustrati in Consiglio Provinciale dall’assessore alle attività produttive e al turismo, Ezio Vannucci.
Questi i progetti individuati:
Crognaleto “Realizzazione di area attrezzata per sosta camper, caravan, piazzole per tende e completamento impianto sportivo annesso da realizzare nella frazione S.Giorgio; Cellino Attanasio “Recupero cinta muraria”; Montorio al Vomano “Completamento belvedere del centro storico con realizzazione Centro Visite Turistiche”; Isola del Gran Sasso “Riqualificazione urbana area prospiciente la cona di San Sebastiano e salita del Torrione”; Castiglione M.R. “Costruzione opere per attrazione turistica”; Penna S.A. “Valorizzazione del territorio montano di Penna Sant’Andrea attraverso interventi di arredo urbano e sistemazione di aree – miglioramento ai fini turistici sentiero del bosco”; Cortino “Recupero, completamento e sistemazione campeggio comunale”; Tossicia “Progettazione preliminare per valorizzazione a fini turistico-ricettivi area in territorio montano – località Vicenna di Tossicia”; Montefino “Restauro Torrione trecentesco d’avvistamento e riqualificazione area circostante”; Castellalto “Riqualificazione aree ed edifici pubblici nei centri storici di Castellalto capoluogo e Castelbasso”; Fano Adriano “Riqualificazione esterna ed adeguamento interno dello spazio adibito a museo etnografico delle tradizioni popolari della Frazione Cerqueto”; Pietracamela “Lavori di recupero del campeggio Jarkun in località Aschiero”; Castelli “Opere di completamento e riadattamento della funzionalità dell’ex Ostello della gioventù in località San Rocco da destinare ad attività ricettiva”; Valle Castellana “Completamento della struttura turistica ricettiva denominato Palazzo Danesi; Adeguamento del museo storico”; Castel Castagna “Lavori di ristrutturazione dell’immobile ex Palazzo Venditti per la creazione di un centro di informazioni e accoglienza visitatori.
“Arriviamo in Consiglio dopo un percorso totalmente condiviso con i Comuni: questi progetti sono il frutto delle volontà rappresentate dalle amministrazioni locali e, quindi, hanno una perfetta coincidenza con le esigenze dei territori” afferma l’assessore Ezio Vannucci. “L’obiettivo è comune: realizzare strutture e servizi in grado di aumentare l’appeal turistico nelle aree interne. Siamo certi di aver posto una prima pietra allo sviluppo di una rete di opere e servizi in grado di rafforzare l’identità dei luoghi e, di conseguenza, di renderla più forte sui mercati turistici”.
Mentre sono in fase conclusiva gli interventi finanziati sull’Asse I, sempre gestiti dall’Assessorato alle Attività produttive a al turismo, relativi all’ innovazione tecnologica e destinati alle imprese alle imprese, si potrà dare avvio ai progetti di questo secondo asse non appena i Comuni avranno ratificato a loro volta le convenzioni. Una volta sottoscritte congiuntamente le amministrazioni comunali avranno a disposizione 12 mesi di tempo per la realizzazione delle opere.
“Le nostre aree interne” conclude l’assessore “hanno un potenziale grandissimo ma è necessario uno sforzo nuovo da parte di tutti per migliorare le condizioni dell’accoglienza e quelle dell’offerta: per indurre i turisti a visitare i luoghi e a rimanerne soddisfatti. Va migliorata la qualità ed il numero delle strutture ricettive, andrebbero tenute in buono stato le vie di collegamento, andrebbero creati quegli spazi ricreativi per consentire una permanenza serena e da vacanza attiva. Non sono cose che si realizzano in poco tempo né saranno sufficienti questi finanziamenti, ma è questa la strada giusta se davvero vogliamo stimolare nuova economia nelle aree interne ed invertire il drammatico esodo verso città e costa”.