Roseto. E’ partito ieri pomeriggio, come da programma, da piazza della Libertà il partecipato corteo per la cerimonia di commemorazione dell’appuntato scelto Santarelli. In testa le autorità civili, militari e religiose, con i gonfaloni della Provincia di Teramo e dei Comuni di Roseto, Notaresco, Pitigliano, Miglianico e Penne (questi ultimi gemellati con la sezione locale dell’ANC) insieme ai congiunti, la vedova Claudia e il figlio Nicolò.
Prima la deposizione della corona d’alloro ai piedi del monumento ai Caduti delle due guerre, poi la sfilata sul lungomare, fino a raggiungere la piazza del pontile, dove la seconda corona è stata posta davanti alla lapide ai Caduti delle forze dell’ordine. Quindi i numerosi partecipanti sono convenuti nella vicina piazza, antistante il residence Felicioni, per la cerimonia di commemorazione del decorato, con gli interventi dell’ispettore regionale dell’Associazione Carabinieri, Francesco D’Amelio, del sindaco Enio Pavone, di Claudia Santarelli e del comandante provinciale dell’Arma, il tenente Giovanni Tosti. “L’intitolazione di questa piazza alla memoria dell’appuntato scelto Santarelli – ha dichiarato il colonnello D’Amelio – è stata un’iniziativa appassionata e convinta dell’associazione nazionale dell’Arma, che non si sarebbe potuta concretizzare senza la collaborazione dell’amministrazione comunale”. E’ seguito l’intervento del primo cittadino, che ha ringraziato tutti i partecipanti alla cerimonia e i soci della sezione “Marcello Prosperi” di Roseto, presieduta da Gino Angelozzi.
“Nei pressi della piazza dedicata ai Caduti delle forze dell’Ordine – ha detto il sindaco Pavone – da oggi, a rappresentare uguali sentimenti di ammirazione e stima, intitoliamo uno spazio di tutti, un angolo della memoria, all’appuntato scelto Santarelli, a perenne ricordo del messaggio di abnegazione, di coraggio, di senso del dovere che ci ha lasciato con il suo sacrificio. Un angolo della memoria che diventerà riferimento per l’intera città”. Grande commozione alle parole di Claudia Santarelli, legata alla piazza scelta per l’intitolazione anche da un ricordo personale:
“Ci fermavamo proprio qui per venire al mare – ha detto la moglie del carabiniere – continueremo a farlo e sentiremo Antonio ancora più vicino. La sua qualità più importante era l’amore; Antonio è un testimone e io credo che oggi abbiamo bisogno di testimoni, più che di maestri. Mi piace pensare che quando vi troverete a passare qui davanti spenderete un po’ del vostro tempo a spiegare ai vostri figli chi era Antonio Santarelli”.
Sul palco si è, quindi, svolta la premiazione dei tre studenti delle scuole superiori rosetane (il polo liceale Saffo e l’Istituto Moretti) vincitori del Concorso sulla legalità, promosso dalla locale sezione dell’ANC, che hanno letto i propri elaborati. Gli studenti premiati con una targa e una piccola somma in denaro sono: Marianna Di Gregorio, Riccardo Di Bella e Yasemin Yuruk.
Davanti al picchetto armato schierato, il sindaco e i familiari hanno quindi proceduto a scoprire la targa toponomastica intitolata alla memoria del decorato; la benedizione e un piccolo rinfresco hanno concluso la cerimonia.