Emergenza cinghiali nel Teramano: e dopo il danno arriva la beffa

cinghiali-danni-3Teramo. Le istituzioni competenti per la gestione della specie, Ente Parco ed Ente Provincia di Teramo, a seguito dell’incontro tenuto presso la Prefettura di Teramo in data odierna, rifilano una bella beffa al monto agricolo. 

 

A sostenerlo é la Confederazione Italiana Agricoltori di Teramo, la quale evidenzia che gli impegni assunti davanti al Prefetto sono insufficienti ad affrontare la problematica dei danni cagionati alle colture agricole. La Cia chiedeva interventi finalizzati a ripristinare il giusto rapporto tra la specie e il territorio, attraverso un’azione sinergica di intervento tra Ente Parco ed Ente Provincia. “L’epilogo della discussione” si legge in una nota della Confederazione “ha evidenziato la storica contrapposizione tra gli Enti su posizioni, punti di vista e visione di intervento diametralmente opposti. Dopo unadanni_cinghiali_vigneto forte pressione della CIA, la Provincia si è impegnata ad attivare la caccia selettiva entro domani, con squadre di cacciatori selezionati e su determinati distretti. Gli obiettivi di catture, così come il sistema di verifica, sono considerati assolutamente inadeguati al raggiungimento del risultato sperato. L’Ente Parco, a sua volta, si è impegnato a riattivare, entro la settimana prossima, gli 8 recinti di cattura presenti sul territorio provinciale nei Comuni di Castelli e Isola. Tali recinti sono assolutamente non sufficienti ad affrontare la problematica all’interno del perimetro dell’area Parco. La Confederazione Italiana Agricoltori nel ribadire l’assoluta inadeguatezza degli impegni presi dagli Enti vigilerà, quotidianamente, sull’attuazione degli stessi ed ha invitato il Prefetto a fare altrettanto. In caso negativo, utilizzeremo tutti gli strumenti a disposizione, organizzando forme di protesta civili e non violente, atte a sensibilizzare e stimolare gli Enti preposti ad una azione decisa e risolutiva del problema”.

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