I fatti si erano svolti in un sito di accoglienza per sfollati. Dopo sei mesi di indagini il giovane era stato arrestato su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura della Repubblica dell’Aquila. Alcuni addetti alla sicurezza si resero conto delle particolari attenzioni del sospettato nei riguardi del piccolo al punto da decidere di segnalare il caso ai carabinieri del reparto operativo. Con una scusa i carabinieri fecero in modo che l’accusato venisse trasferito in una altra struttura, cosa che permise loro di poter indagare a ritroso in tutta tranquillita’ alla ricerca di prove. Tra la famiglia del minore e accusato non c’erano rapporti di alcun genere. Dopo le indagini preliminari, il giovane venne arrestato.