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Area Marina Protetta Torre del Cerrano, trovata tartaruga morta

Pineto. In visita oggi all’Area Marina Protetta oltre 100 ragazzi di due scuole medie provenienti da Nicolosi e Città Sant’Angelo: località geograficamente distanti (la prima situata alle pendici dell’Etna, l’altra in provincia di Pescara) ma unite da un gemellaggio che dura ormai da un decennio. E nel cammino intrapreso insieme hanno deciso di fare tappa a Torre Cerrano, per far scoprire agli studenti uno degli angoli più suggestivi della Regione Verde d’Europa.

La delegazione di Nicolosi è stata guidata dal sindaco Antonino Borzi e dal Presidente dell’Ente Parco dell’Etna Marisa Mazzaglia, quella di Città Sant’Angelo dal Primo Cittadino Gabriele Florindi.
Ad accogliere i graditi ospiti, il Presidente dell’AMP Torre del Cerrano Benigno D’Orazio, che si è sentito particolarmente onorato: “Aver scelto questo scorcio di Terra D’Abruzzo mi riempie di gioia e allo stesso tempo accresce la mia responsabilità per tutelare al meglio i valori ambientali”.  Nel ringraziare i due Sindaci per la scelta compiuta, D’Orazio ha avuto parole di elogio anche per il Presidente dell’Ente Parco dell’Etna, di recente nomina: “Sono orgoglioso che l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano sia stata per lei una delle prime visite ufficiali – ha detto. – Auspico che da questo incontro possa nascere una sinergia per promuovere e valorizzare i reciproci territori”.
Gli studenti hanno avuto l’opportunità di visitare la Torre con il suo Museo del Mare, passeggiare sulle Dune, attraversare la Pineta, ammirare le piante del giardino botanico. Le Guide del Cerrano, infaticabili e disponibili come sempre, in modo semplice e appassionante, hanno saputo catturare l’attenzione dei giovani visitatori, che hanno partecipato entusiasti al tour nell’Area Marina Protetta. I Sindaci, il Presidente del Parco dell’Etna, nel complimentarsi per la bellezza dei luoghi visitati,  e per lo stato di conservazione del fortilizio, hanno ringraziato il Presidente D’Orazio per la calorosa ospitalità.
Altro evento significativo per l’AMP, che purtroppo non ha avuto un lieto fine, riguarda la spiaggiamento di un esemplare maschio di tartaruga, perfettamente intonso, rinvenuto morto dai soccorritori, in una zona compresa nell’area marina protetta. Ora, gli esperti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “Giuseppe Caporale” dovranno scoprire le cause del decesso.