Sopratutto nel periodo estivo quando nella Spiaggia d’Argento quando si miscelano nove appuntamenti che nullahanno a che fare con la tradizione culinaria locale. E’ questo il messaggio, chiaro, del “Comitato ristoratori Alba Adriatica”, che ha preso forma di recente e che ha avviato una vera e propria crociata contro le sagre, ree “di aver snaturato negli anni il servizio di ristorazione svilendo, non poco, il ruolo dei professionisti del settore”. Oltre alla restrizione degli eventi gastronomici (uno all’anno), i ristoratori chiedono il diritto di prelazione degli stand, lo svolgimento delle sagre durante la bassa stagione con sospensione delle manifestazioni dal 15 maggio al 15 settembre. La lettera del comitato e’ stata indirizzata al sindaco Franchino Giovanelli. “Le associazioni che organizzano le sagre fungono da parassiti del settore – sostiene il comitato. Occupano importanti aree pubbliche, spesso in zone strategiche della cittadina e con capacita’ ricettive impensabili per normali attivita’ di ristorazione; si accaparrano una consistente fetta del mercato e scompaiono subito dopo non appena si esaurisce il boom della stagione turistica, senza aver valorizzato il paese, ne’ le attivita’ che anzi vengono penalizzate. Tutto questo e’ intollerabile tanto piu’ quando viene avallato dall’amministrazione comunale che palesemente, anziche’ tutelare la categoria, sponsorizza iniziative che vanno contro i nostri interessi”. Al momento, al comitato hanno aderito una serie di attività_ “L’Arca”, “Cherì”, “Il Gambero”, “Il Palmizio”, “I Caraibi”, “Casa Rossa”, “Reale”, “Il Faro”, “Sapori Perduti”, Taverna del Priore”, “Il Tentakolo” e “Da Gianfranco, nonché i pub “Edelweiss”, “Ibu”, “Old Sponge” e “Alpenrose”. Per la prima volta, dunque, gli operatori del settore fanno rete e non è escluso che al comitato possano aderire altri imprenditori del settore.