Ad arrestare i banditi sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Teramo e dei colleghi della Compagnia di Alba Adriatica, a conclusione di una serie di accertamenti. A finire in manette sono stati Gennaro Russo, 40 anni, di Napoli, ritenuto il capo dell’organizzazione criminale, Lorenzo Ciardo, 42 anni, di Oboli (Salerno), e Rosaria Otranto, napoletana di 39 anni. Le tre odinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal gip di Teramo, Domenico Canosa, su richiesta del pm Irene Scordamaglia, sono state eseguite nella provincia di Napoli, in particolare ad Afragola dove e’ stato rintracciato Gennaro Russo con precedenti anche per omicidio. Ciardo si trova invece rinchiuso nel carcere di Padova mentre la donna e’ reclusa a Pozzuoli. La banda agiva sempre armata di taglierino e a volto parzialmente coperto. Il primo colpo era stato messo a segno il 4 gennaio quando dagli impiegati della Carisap di Tortoreto si fecero consegnare 35 mila euro. La seconda rapina e’ avvenuta il 16 gennaio a Banca Sella con un bottino di 20 mila euro e, infine, il 25 gennaio ai danni della Tercas di Corropoli quando portarono via 67 mila euro. I tre sono accusati di rapina e di sequestro di persona. Infatti nelle loro rapine rinchiudevano impiegati e clienti in bagni o uffici in attesa che si aprisse la cassaforte a tempo. Agivano sempre di giorno e raggiungevano le banche prese di mira, dopo una serie di sopralluoghi preventivi, su autovetture a noleggio prese da prestanomi. La base logistica del sodalizio criminale era Martinsicuro dove venivano pianificate le fasi precedenti e quelle successive alle rapine. Un ruolo particolare veniva rivestito dalla donna, molto efficiente nell’affrontare con forza le persone presenti in banca durante i colpi. Ai tre
Aggiornamento. Arrestato anche il quarto componente della banda, ossia il basista del gruppo a Martinsicuro. Si tratta di Antonio Granato, di 26 anni, a casa del quale la banda si dava appuntamento per pianificare i colpi. Oggi pomeriggio al giovane è stato notificato un provvedimento cautelare, firmato dal gip del tribunale di Teramo, Domenico Canosa.