“E’ noto a tutti il degrado che vive l’area a causa di una passata azione progettuale incompleta e non perfettamente a regola d’arte” commenta l’assessore all’ambiente Riccardo Malatesta. “Abbiamo reso più ospitale e dignitosa una zona sacra, da un punto di vista religioso, e colma di affetti, da un punto di vista umano; nonché per mitigare l’impatto ambientale generato da una struttura progettata secondo criteri non perfettamente in linea e armonia con il contesto ambientale e paesaggistico in cui è inserita”.
L’intervento è stato possibile grazie all’impiego di fondi propri e al contributo regionale, ottenuto partecipando al bando sul verde urbano, di 6.300 euro.
È stato, quindi, possibile contribuire alla diffusione di alberature, migliorare la qualità dell’aria e mitigare il forte impatto visivo generato dalla struttura cimiteriale nel contesto naturaristico rurale in cui è inserita.
Nel dettaglio sono state messe a dimora 92 cipressi, 10 aceri, 7 lecci, 8 tigli, 6 pruni, 3 pyrus, per un totale di 126 alberi.