Questa mattina il mezzo, finito nel burrone, è stato recuperato mentre delle indagini sull’accaduto se ne occupano gli agenti della Polstrada di Teramo. Al momento non è ancora chiaro chi fosse alla guida, se il muratore morto proprietario del mezzo (questa tesi è la più accreditata), oppure il suo compagno di viaggio, un 67enne sempre di San Giorgio che nell’uscita di strada ha riportato delle ferite non eccessivamente preoccupanti. Al momento è ancora tutto da stabilire per qualche ragione il Suzuki sia finito nel burrone, in un tratto di rettilineo. Il mezzo, poi ha sfondato un guardrail ed è precipitato in fondo al burrone per almeno 150 metri. Il piccolo fuoristrada si è ribaltato più volte e i due occupanti sono stati sbalzati fuori. Complicate si sono rivelate per operazioni di recupero della salma e dello stesso ferito, mentre solo questa mattina è stata recuperata dal dirupo anche la vettura oramai ridotta ad un ammasso di lamiere, con un elicottero dei vigili del fuoco. Ovviamente, il mezzo è stato sottoposto a sequestro per i rilievi del caso. Con ogni probabilità il magistrato di turno dovrebbe disporre l’autopsia sul corpo di Antonio D’Ottavio, per cercare di far luce sulle cause della tragedia.