Un’esperienza sicuramente da ripetere, secondo l’assessore provinciale all’Ambiente, Francesco Marconi, che ha chiamato a raccolta le amministrazioni, il Ruzzo e le associazioni di categoria. Già questa mattina hanno assicurato la propria collaborazione i Comuni di Martinsicuro e Alba Adriatica, le associazioni di albergatori (Albatour e Costa dei Parchi) e la Ruzzo reti.
“Un piccolo sforzo economico da fare insieme” ha commentato Marconi. “Nel 2011, durante la stagione estiva, non si registrarono i problemi che solitamente si presentano mentre nel 2012, quando per mancanza di fondi non abbiamo effettuato alcun trattamento, ad agosto, i prelievi hanno registrato la presenza di una carica batteriologica ben oltre i livelli consentiti con inevitabili ripercussioni negative sull’ambiente e sull’industria turistica”.
La Regione Abruzzo e la Provincia, con il recupero di residui passivi, stanzierebbero una parte della somma necessaria e, con il contributo dei privati, dei Comuni e del Ruzzo Reti si riuscirebbe ad arrivare a quei 30 mila euro che assicurano un ciclo di un trattamento completo con i biopromotori da effettuarsi prima della stagione estiva.
La presenza di Nicola Ferri dell’Istituto zooprofilattico Abruzzo e Molise “Caporale” e del vicepresidente del Ruzzo, Carlo Ciapanna, ha offerto la possibilità di illustrare da una parte le attività sperimentali portate avanti dall’Istituto per il monitoraggio, la diagnosi e il controllo a distanza della qualità delle acque e dall’altra per fare il punto sugli investimenti che l’acqueddotto ha messo in campo dopo il 2010 per migliorare il sistema di depurazione della Val Vibrata.
Perché i problemi di inquinamento del fiume partono da lontano, come hanno ricordato i Comuni presenti, e sono strettamente connessi sia allo stato delle reti fognarie comunali, sia alla depurazione che alla presenza dei numerosi scarichi industriali abusivi.
“A monte, a Civitella del Tronto, dove attualmente esistono solo fosse di raccolta, realizzeremo una conduttura che incanalerà le acque reflue e le farà arrivare direttamente al depuratore di Sant’Egidio” ha sottolineato Ciapanna “mentre a valle è prevista la delocalizzazione dei depuratori di Alba e Martinsicuro da spostare nelle aree artigianali, lontani dalla spiaggia”.
Tutti d’accordo sull’urgenza di tornare a porre con forza alla Regione la questione del modello di gestione dei fiumi. Anche per questo lunedì pomeriggio l’assessore Francesco Marconi parteciperà all’assemblea dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata.
“Il progetto pilota sul contratto di fiume sul Tordino è stato premiato a Bologna in occasione del VII Tavolo nazionale Contratti di fiume proprio per la forte e innovativa sperimentazione in una situazione territoriale complessa e frammentata” ha concluso l’assessore all’Ambiente “è logico e auspicabile poterlo replicare sul Vibrata: in questo momento le risorse sono poche per tutti ma se ci mettiamo insieme, con una filiera che parte dalla Regione, potremmo affrontare in maniera radicale la maggior parte dei problemi”.