In esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere, la squadra mobile di Teramo, diretta da Gennaro Capasso, ha arrestato ieri Wolfango Mariani, 65 anni, originario di Genzano ma di fatto domiciliato a Grottammare. L’arresto dell’uomo arriva al culmine di una certosina attività di indagine, da parte degli stessi agenti, nel mondo della prostituzione in appartamento tra Alba Adriatica e Martinsicuro. Tutta l’inchiesta, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 12 persone, tra italiani compiacenti e donne di nazionalità cinese, che poi si prostituivano, è partita dopo una delle retate anti-lucciole, effettuate nei mesi scorsi in alcuni appartamenti della costa. Attraverso la verifiche del caso, i poliziotti hanno riscontrato che erano stati perfezionati dei falsi contratti di matrimonio, utili per garantire alle donne dei permessi di soggiorno per motivi familiari. Il costo di ciascun finto matrimonio era di 10mila euro, che le donne pagavano all’organizzazione, a capo della quale c’era proprio Mariani. Nel corso delle indagini sono stati smascherati alcune decine di matrimoni fittizi. A conclusione dell’indagine, come detto, sono state denunciate alla procura della Repubblica dodici persone, responsabili a vario titolo di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione. Le ramificazioni dell’organizzazione erano abbastanza ampie e la procura di Teramo ha stralciato parte dell’indagine, relativamente ad alcuni episodi dello stesso genere accertati in Toscana, e da qui l’emissione del provvedimento cautelare nei confronti di Wolfango Mariani, che è finito in carcere dopo un breve periodo di latitanza.