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Protesta operai Sogesa davanti al Comune di Roseto

 

Roseto. La protesta continua e dopo Bellante e Morro d’Oro arriva anche a Roseto.  Sono gli operai della Sogesa, 35 i manifestanti, ormai in cassa integrazione da tempo e che continuano il loro tour di protesta nei Comuni del Consorzio Intercomunale dei Rifiuti.

Questa mattina hanno presidiato l’ingresso del municipio rosetano, esponendo gli striscioni del malessere. La società che era il braccio operativo del Cirsu, e che si occupava della raccolta dei rifiuti nei territori dei Comuni consorziati, non ha più futuro. Le residue speranze di rivitalizzare la Sogesa sono praticamente morte qualche giorno fa, quando il giudice Flavio Conciatori ha di fatto annunciato che la strada è quella del definitivo fallimento. Gli operai della società sono preoccupati. Perché una volta terminata la fase degli ammortizzatori sociali resteranno senza reddito e senza una occupazione. Avrebbero voluto essere ricollocati tutti, sempre nell’ambito del settore manutenzione o dei rifiuti, assunti dalle società che attualmente si occupano della raccolta del pattume nell’area Cirsu. Ma solo alcuni operai hanno avuto questa opportunità. Tutti gli altri in cassa integrazione. Ieri mattina, poco dopo le 10 hanno esposto lo striscione “Sogesa morta, gli operai no!” dinanzi all’ingresso di palazzo di città. Un’ora dopo è arrivato il vice sindaco Alfonso Montese che ha dialogato con loro, mentre intorno a mezzogiorno è stata la volta del primo cittadino rosetano Enio Pavone che ha voluto parlare con gli operai nella sala Giunta. Le maestranze hanno illustrato agli amministratori le loro preoccupazioni, il fatto che Sogesa sia ormai sull’orlo del fallimento, che ci sono famiglie intere senza più un reddito certo dal momento in cui non verrà più erogata la Cig. “La situazione è drammatica”, hanno detto gli operai, “non riusciamo a capire il perché Sogesa sia stata portata al fallimento. Siamo sempre stati favorevoli al rilancio del polo tecnologico di Grasciano, al funzionamento degli impianti, al progetto di Cirsu e Sogesa. Ma hanno lasciato che tutto ciò morisse”. Il sindaco Pavone ha compreso lo stato d’animo dei lavoratori Sogesa e ha anche rimproverato il fatto che ci siano state cattive amministrazioni di Cirsu e Sogesa che hanno poi portato allo stato delle cose da cui non sembra uscire fuori alcuna soluzione alternativa al fallimento.