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Tassa di soggiorno: operatori turistici protestano davanti al Comune di Pineto

Pineto. Protesta degli operatori turistici di Pineto stamattina davanti al municipio, per la paventata introduzione da parte del comune della ormai famigerata, tassa di soggiorno.

Il presidente degli albergatori, Gino Aretusi, portavoce del dissenso, ha ribadito la ferma preoccupazione  degli associati allorchè in un momento di crisi come questo, che tocca anche il comparto turistico naturalmente, l’introduzione di una nuova tassa andrebbe a danneggiare l’economia del territorio, basata essenzialmente su questo aspetto. D’altro canto, il sindaco Luciano Monticelli, sceso tra i manifestanti a ribadire le ragioni che hanno portato a considerare questa scelta, tra le quali le necessità di bilancio, ha sottolineato come in molti degli 8100 comuni italiani, oramai la tassa di soggiorno è una realtà consolidata. Gli albergatori inoltre, hanno fatto presente al sindaco e alla giunta, che non è possibile introdurre appena prima delle festività pasquali, questo balzello, costringendoli peraltro a dover ristampare e rivedere i loro listini già pubblicati da tempo. Anche i contratti già firmati con i tour operator  e le caparre già anticipate dai clienti, andrebbero rivisti, nel caso passasse questa tassa. Il tempo naturalmente per fare tutto ciò non c’è. Inoltre, hanno rimarcato il fatto che un’eventuale maggiorazione dei loro listini, dovuti proprio all’introduzione di questa nuova tassa, andrebbe a beneficio delle città limitrofe e in un certo senso, concorrenti, come ad esempio Roseto, Giulianova e Silvi, che non hanno ancora applicato la tassa in questione. Quindi un vero e proprio muro contro muro che rischia di creare delle distanze improduttive anche sotto il punto di vista della fattiva collaborazione che dovrebbe essere invece alla base del rapporto tra comune, cittadini e operatori turistici, per permettere di valorizzare appieno il territorio, a beneficio di vacanzieri e  addetti al comparto. Gli albergatori auspicano che prevalga il buon senso, e che tali fondi possano essere trovati, ad esempio, con il taglio alle spese, si sono detti inoltre disposti a riparlarne per la stagione estiva 2014. Monticelli tuttavia è apparso molto determinato, aggiungendo che rinviare di un anno non servirebbe a nulla e che la tassa non andrebbe a gravare in alcun modo sull’affluenza turistica in città. Non resta che aspettare gli sviluppi di questa vicenda che pone ancora una volta l’accento sulla precaria situazione generale economica che il Paese sta attraversando ad ogni livello. Marcello Perpetuini