Giulianova, abbattuto il ripetitore di Radio Odeon: le accuse di Marsili

DSC_0063Giulianova. Giuliano Marsili, proprietario di Radio Odeon, storica emittente radiofonico, lamenta lo smantellamento del ripetetitore della radio senza la sua presenza. Secondo Marsili sarebbe stato abbattuto un traliccio, quello della radio, invece di un palo. Le considerazioni di Marsili sono affidate ad una lettera aperta con la quale lamenta quanto accaduto

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“Ciò che è avvenuto è inaudito e non si comprende come venga applicato il Codice di Procedura Civile”, si legge. ” A suo tempo avevo provveduto ad inoltrare memorie, lettere e chiarimenti sul fatto che la Sentenza nr. 300 emessa dal Tribunale di Giulianova su richiesta di alcuni proprietari dei terreni adiacenti all’impianto riguardasse un palo di mt. 12 e una cabina non di mia competenza e proprietà, in stato di quasi totale demolizione,  e che l’unico impianto attivo esistente in loco era il traliccio di radio Odeon, esistente da tanti anni, e avevo provveduto ad avvisare sia gli Ufficiali Giudiziari e i consulenti tecnici incaricati. Sono stato volutamente ignorato per non ammettere che la Sentenza era viziata da errori procedurali. A nulla sono valse le denunce-querele presentate nei confronti dei proprietari dei terreni, degli incaricati del Ministero dello Sviluppo Economico Ispettorato di Sulmona, notoriamente contro le emittenti locali e a favore dei grossi gruppi editoriali e politici e contro lo stesso Ufficiale Giudiziario che si apprestava ad eseguire la fatidica Sentenza. Oltretutto nell’anno 2012 ho presentato una denuncia querela contro il Comune di Giulianova e l’Ufficio Tecnico Urbanistico perché i documenti inerenti la licenza edilizia del  traliccio sono risultati scomparsi. Continuo, nonostante questo fatto increscioso, a riporre piena fiducia nella Giustizia e nelle Indagini in corso presso la Procura della Repubblica di Teramo per accertare la verità e ottenere giustizia, anche se ora le trasmissioni della radio su Giulianova sono interrotte. Ma forse la verità è un’altra, molto più grave del mio piccolo problema o incidente di percorso, il mio piccolo traliccio, preciso che non ha mai inquinato,  rappresentava l’ultimo baluardo alla cementificazione della collina dello Splendore, caldeggiata e approvata dalla giunta Mastromauro, una serie di lottizzazioni  in un’area ad alto rischio idrogeologico e in barba all’ultimo decreto Monti”.

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