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Licenziato dal supermercato per un’imprecazione viene reintegrato dal giudice

Licenziato per un’imprecazione sul luogo di lavoro viene riassunto dopo oltre due anni. Il giudice del lavoro del Tribunale di Ascoli ha reintegrato sul logo di lavoro un dipendente, residente a Tortoreto, che nell’agosto del 2015 era stato licenziato dalla Lidl, il colosso tedesco degli hard discount, mentre era alle dipendenze in un punto vendita della cittadina picena.

 

Il lavoratore (assistito dagli avvocati Francesco Antonini e Alessia Moscardelli), secondo i responsabili del punto vendita, durante un turno lavorativo avrebbe assunto un atteggiamento ritenuto non consono. Imprecando ad alta voce per una porta difettosa. Il licenziamento è stato impugnato e il giudice ha accolto il ricorso, sottolineando che nell’ordinamento esistono altri strumenti per esercitare il potere disciplinare. E il licenziamento è da considerarsi soltanto come extrema ratio.

 

Il licenziamento è stato considerato illegittimo, con contestuale reintegra dell’uomo sul posto di lavoro: inoltre, è stato disposto il pagamento di tutte le mensilità del giorno della risoluzione del rapporto di lavoro oltre alle spese legali.