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Teramo si prepara ad accogliere il corteo ‘contro la repressione’. Sale la tensione. L’appello di Rosci ai manifestanti

Teramo. Arriveranno da ogni parte d’Italia per gridare il loro no alla repressione. L’hanno chiamato Corteo contro la repressione, appunto, ed è il grande appuntamento nazionale in programma per sabato a Teramo.

Gli organizzatori di Azione Antifascista assicurano che si tratta di una manifestazione “pacifica”, ma annunciano anche che non rimarranno immobili di fronte ad eventuali provocazioni.

I manifestanti partiranno intorno alle 14 dal piazzale Aldo Moro, per poi raggiungere via Pannella, viale Crispi, Ponte San Ferdinando, Circonvallazione Ragusa, via Oberdan, Piazza Martiri della Libertà, via del Vescovado, Piazza Orsini, Corso Cerulli, Corso De Michetti, Porta Reale, Piazza Caduti della Libertà, Via Madre Teresa di Calcutta per confluire, infine, in Largo Madonna delle Grazie, dove si terrà il sit in con il dibattito conclusivo.

Dalle 9 del mattino è previsto il divieto di sosta alle autovetture lungo tutto il percorso, mentre la circolazione stradale sarà interrotta solo per il tempo strettamente necessario al transito dei manifestanti.

Il corteo sarà presidiato da un folto numero di agenti della polizia per evitare disordini. Ma, intanto, sale la tensione in città, soprattutto tra i commercianti ed è stato rinviato il tradizionale mercato settimanale.

E, a questo proposito, l’appello a “tenere la testa sulle spalle” arriva proprio da uno dei protagonisti della grande iniziativa. Stiamo parlando di Davide Rosci, uno dei teramani arrestati e condannati dopo i disordini avvenuti a Roma il 15 ottobre scorso.

“Sabato avrete di fronte delle persone che hanno più volte dimostrato di avere scarsa competenza nella gestione dell’ordine pubblico” scrive Rosci ai manifestanti “e pertanto sarà compito di ognuno di voi far sì che il tutto avvenga nella maniera più serena possibile. Vi chiedo questo perché sarete scortati per le vie di Teramo da coloro che, nonostante un mese di preavviso, non sono stati in grado di garantire lo svolgimento di una manifestazione di soli 900 metri, come originariamente richiesto, e già questo può farvi immaginare chi sarà lì a controllarvi. Se poi aggiungiamo che al posto di creare un clima disteso, le loro idee migliori siano state quelle di contrapporre, stupidamente, un vero e proprio esercito e chiedere di abbassare le saracinesche ai negozianti, creando paure preventive, penso che abbiate compreso chi sono costoro. Sappiamo bene che non perderanno occasione per rovinare l’iniziativa e quindi vi chiedo di non dargli delle scuse con le quali poi cercheranno di passare come vittime. Dimostriamo che i provocatori di mestiere non sono in mezzo a noi e che il nostro unico obbiettivo è quello che la manifestazione riesca. Per questi motivi vi esorto ad autogestirvi, organizzando un servizio d’ordine interno che sappia controllare anche i controllori e che spenga sul nascere qualsiasi dissidio. Mettendosi a tavolino ci hanno fatto pagare fin troppo e quindi impediamo loro di continuare a fare carriera sulla nostra pelle testimoniando con una manifestazione pacifica che la loro presenza nei cortei serve solo a creare tensioni. Sabato saranno presenti anche i miei famigliari, tra cui persone di una certa età, e proprio a voi voglio affidarli. Fiducioso che la manifestazione riesca come tutti auspichiamo, voglio ringraziare quanti parteciperanno e sperare che dalla mia amata Teramo inizi una riscossa popolare che spazzi via i residui di fascismo e che disarmi la mano assassina della repressione di Stato”.

 

LE ORDINANZE SINDACALI.

 Via pietre, corpi contundenti, materiale inerte, attrezzamento dei dehors e cestini porta rifiuti presenti sulla sede stradale interessata dal transito dei manifestanti. E’ quanto ha stabilito il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, con apposita ordinanza. Per questioni di sicurezza, i cantonieri comunali dovranno bonificare da pietre, corpi contundenti e materiale inerte presente sulla sede stradale delle vie e delle piazze pubbliche il percorso dei manifestanti; dovranno sigillare eventuali tombini non a perfetta tenuta, nonché rimuovere i dissuasori di sosta. I bus cambieranno percorso e sosta, le Ztl saranno disattivate, i parcheggi a pagamento sospesi. Via tavolini e sedie esterni ai bar. Tutto questo per garantire la massima sicurezza durante lo svolgimento del corteo. Il mercato settimanale salterà.