“Conti e bilancio in ordine, e non era affatto scontato”, ha detto il presidente della Provincia di Tereamo, Renzo Di Sabatino nella tradizionale conferenza di fine anno in cui ha tirato delle somme degli ultimi 12 mesi, “e mi permetto di dire un ottimo lavoro sulle scuole, la possibilità di riprendere a programmare gli investimenti. Il 2017, iniziato in maniera drammatica, si chiude con aspettative positive e speranze: non sarà questa amministrazione a gestire le opere ma lasceremo un ente ben saldo e con un piccolo patrimonio da utilizzare”.
La Provincia di Teramo, infatti, è fra quelle che non ha avuto bisogno del fondo aggiuntivo stanziato dal Governo per gli enti con i conti in rosso, nonostante il susseguirsi del terremoto e delle calamità naturali straordinarie. Sono state premiate, dunque, le scelte dell’ente che ha conferito all’Invimit i beni immobili, la revisione della spesa, i tagli sulle partecipate (Agena, società in house, è una delle poche in Italia ad aver conseguito un utile). Primi passi di un lungo percorso ancora da compiere per cercare di tornare ad una normalità quasi dimenticata negli iultimi tempi.
Il 2017 si chiude, dunque, con un volume di spesa su strade e scuole di oltre 48 milioni di euro e con economia in circolo anche per le imprese. E nel nuovo anno arrivano anche altri finanziamenti per gli istituti superiori, con 5 milioni e 440 mila euro per l‘Ipsia Marino, 3 milioni e 700 mila euro per il liceo scientifico “Einstein”, 2 milioni e 800 mila euro per il “Comi 2“, altrettanti per il liceo “Curie” di Giulianova e la possibilità di ottenere ulteriori fondi per l’Artistico, l’Ipsia di Giulianova e un nuovo finanziamento per il “Milli” di Teramo, con il liceo classico “Delfico” che da solo porta a casa 6 milioni di euro.
Alle scuole, infatti, è stata data massima priorità da parte dell’amministrazione provinciale, oltre al finanziamento, sempre a valere sui fondi per il sisma, per il Palazzo della Prefettura, di oltre 5 milioni di euro. Per quanto riguarda la viabilità nel 2018, invece, ci saranno le risorse messe e disposizione dalla Regione per la manutenzione ordinaria 15 milioni e quelli del terzo stralcio Anas per il post sisma circa 11 milioni oltre.
Per il futuro, inoltre, c’è l’auspicio di seguire gli esempi virtuosi, come il mettere insieme le forze (uffici tecnici, progettisti, mezzi e operai) di Comuni e Province per gestire in maniera associata la programmazione e la manutenzione delle strade. Intanto la Provincia aprirà una sala operativa (con ponti radio e strumenti per il monitoraggio di mezzi e uomini) che entrerà in funzione per la gestione delle criticità.
“Non ci sovrapponiamo alla Prefettura e alla Protezione Civile che coordinano l’emergenza”, precisa Mauro Scarpantonio, consigliere delegato alla viabilità, “ma useremo un protocollo per migliorare gli interventi sulle strade e sulla viabilità facendo tesoro delle esperienze fatte in questi anni”.
Nella carrellata di azioni portate avanti ci sono la manifestazione a Roma per far modificare il Decreto Sisma e includere i danni da maltempo e dissesto (emendamenti in collaborazione con l’Upi), la revisione delle partecipate (significativo l’impegno per riportare in bonus la Gran Sasso spa e rimettere sul mercato gli impianti sciistici, mentre Agena, società in house per energia e ambiente, è fra le poche in Italia ad essere in attivo e nel 2018 si occuperà anche di certificazioni energetiche), la decisione di tornare a gestire direttamente il Centro Antiviolenza e Casa Maya con un aumento considerevole dell’utenza, l’acquisizione della parte di immobile che ospita il Convitto Delfico, l’affitto di parte dell’ex Medio Credito alla Team nell’ambito di un piano di razionalizzazione del patrimonio immobiliare.
Da sottolineare tutta l’operazione fatta nell’ambito della gestione del patrimonio scolastico in nome della sicurezza. Le risorse non vincolate derivate dalla vendita della Caserma dei Carabinieri (oltre 3 milioni e mezzo) sono state destinate alla scuola per la mappatura degli indici di vulnerabilità e gli interventi per l’acquisizione dei certificati antincendio. Queste attività, insieme ai finanziamenti ottenuti, sottolinea il consigliere delegato Mirko Rossi, consentiranno di ripensare anche la collocazione dei diversi istituti in ragione dei flussi scolastici e delle iscrizioni e anche, per quanto riguarda il capoluogo, il recupero completo del Comi e la possibilità di riportare in centro storico istituti che oggi sono periferia.
Infine, ma non da ultimo, le politiche industriali. La Provincia di Teramo, infatti, è l’unica in Abruzzo che svolge attività di mediazione nelle vertenze, una precisa volontà politica. Il ruolo di mediazione dell’ente ha contribuito alla positiva conclusione di situazioni conflittuali, quali quello per la Lazzaroni, la Gelco, la Golden Lady, l’Amadori, l’Atr, la DG Capital.