Inaugurati l’estate scorsa in pompa magna, in realtà i lavori di realizzazione del ponte ciclopedonale in legno sul fiume Vomano non sono mai partiti.
Affidati dalla Provincia, in qualità di stazione appaltante, alla ditta Gianforte di Montefino il cantiere è rimasto praticamente sempre deserto. E nei giorni scorsi una pala meccanica ha persino ricostruito un argine in prossimità del lungofiume per impedire l’accesso all’area che avrebbe dovuto essere trasformata in una rampa di accesso che avrebbe immesso poi direttamente sul ponte.
Eppure in estate, quando ci fu la cerimonia a cui presero parte amministratori regionali, provinciali e locali, si disse che una prima parte dei lavori sarebbe stata ultimata già entro la fine dell’anno con la sistemazione proprio della rampa di accesso sul lato sud. Nulla di tutto questo. Secondo indiscrezioni la ditta che ha vinto la gara per la realizzazione dell’opera (il progetto ha un costo complessivo di 2milioni e 400mila euro) aveva manifestato l’intenzione di affidare i lavori in subappalto ad altre ditte del territorio. Che però si sarebbero tirate indietro perché l’aggiudicataria non navigherebbe in buone acque.
Circostanza che comunque dovrà essere verificata, e anche in fretta dalla Provincia, tenuto conto del fatto che quest’opera è considerata di primaria importanza nell’ambito del progetto varato dalla Regione del Bike to Coast, che rientra nel programma di più ampio respiro legato alla realizzazione del famoso Corridoio Adriatico.
Restano le perplessità, anche degli amministratori dei Comuni di Pineto e Roseto perché gli impegni assunti da tutti proprio nel giorno in cui vennero affidati gli interventi, a fine giugno, erano quelli di inaugurare il ponte ciclopedonale sul Vomano, per la prossima estate. Invece questo tratto di costa, almeno per il momento, non avrà il collegamento che tutti attendono da anni.