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Due milioni di euro per i Prati di Tivo: impianti aperti dal 22 dicembre

A Prati di Tivo non c’è neve e il vento degli ultimi due giorni è stato così forte da scardinare il tapis roulant della pista bimbi e da rendere obbligatori i controlli di sicurezza sul Pilone.

“Nonostante ciò – ha dichiarato questa mattina il presidente Renzo Di Sabatino nella conferenza stampa allargata che ha visto la partecipazione anche degli operatori turistici e degli Amministratori locali – i passaggi fatti, passaggi obbligatori, ci consentono di tracciare una linea per uscire da una situazione precaria. Per quanti disagi possano esserci stati in questa fase l’alternativa era chiudere gli impianti”.

Tre i “passaggi” sottolineati dal Presidente sia nella veste di “proprietario” della cabinovia sia in quella di socio di maggioranza della Gran Sasso Spa (società che gestisce possiede gli altri impianti del comprensorio Prati-Fano e che ha in gestione gli impianti): la messa in sicurezza delle piste e il piano antivalanghe con il finanziamento di 2 milioni della Regione Abruzzo; la messa “in bonus” della società di gestione con i conti in pareggio e la trasformazione da Società per azioni – formula societaria costosa – in SRL; l’affidamento ad operatori privati della gestione degli impianti. Cabinovia e impianti sciistici riapriranno entro il 22 dicembre – i danni degli ultimi giorni rendono necessari prudenzialmente una serie di controlli, come sottolineato dal liquidatore della società, Sergio Saccomandi – nel frattempo la Provincia sta procedendo agli acquisti delle attrezzature previste dal piano di sicurezza, alla gara per gli obelix (sistemi antivalanghe) e per i cannoni per l’innevamento.

“Non avremmo potuto farlo prima perché com’è noto la Provincia non ha competenza e risorse relative al turismo e abbiamo usufruito di un finanziamento del Masterplan che si è reso disponibile ad ottobre: quindi abbiamo dato incarico all’ingegnere Marco Cordeschi per la redazione del Piano senza il quale non avremmo potuto fare alcun intervento. Dopo quanto accaduto lo scorso anno, la sicurezza viene prima di tutto” ha spiegato Di Sabatino. Sia la Gran Sasso spa che il Comune di Pietracamela, questa mattina era presente anche il sindaco Michele Petraccia, si sono dotati di un valangologo e in attesa dell’installazione degli obelix saranno gli esperti, nelle more dell’installazione a valutare di volta in volta le condizioni di sicurezza e l’apertura degli impianti. La società, in questa stagione, si servirà di 22 dipendenti selezionati con bando.

“Interventi necessari a restituire la piena operatività della società di gestione e degli impianti – ha dichiarato Michele Petraccia – condizioni indispensabili per far si che anche i privati tornino a investire sul bacino sciistico il cui rilancio, però, non può essere affidato ad Comune o ad un ente che non ha più specifiche competenze in materia di turismo come la Provincia”. Di Sabatino, infine, ha ricordato le tappe dal 2014: la trattativa della Provincia che grazie ad un finanziamento della Regione ha chiuso l’annoso debito con la Unicredit per l’acquisto della cabinovia; le operazioni per riportare in pareggio la Gran Sasso Teramano; la sistemazione della provinciale Pietracamela-Prati di Tivo.

“Ma per rilanciare la montagna teramana serve anche altro: campagne di promozione, una strategia d’area per favorire gli investimenti dei privati e implementare i servizi pubblici. Noi non smetteremo di chiedere ma il ruolo della Provincia oggi è molto limitato”.