Pineto. Il Comune di Pineto si dota di un sistema di videosorveglianza come strumento di controllo e di prevenzione degli atti vandalici.
Ne dà notizia il presidente del Consiglio comunale Ernesto Iezzi, promotore dell’iniziativa, che si è occupato di seguire l’iter che ha portato all’elaborazione e successiva approvazione da parte dell’assise cittadina di un regolamento per l’istallazione e l’utilizzo.
“Si partirà con cinque telecamere – spiega meglio in proposito – che saranno alla base di un vero e proprio “sistema mobile”. L’obiettivo è infatti quello di utilizzare i dispositivi in questione in differenti punti sensibili, a seconda delle esigenze del momento”.
Già individuati alcuni luoghi della cittadina adriatica che l’amministrazione comunale intende porre sotto controllo, come parco Filiani, la pineta storica o il tratto di lungomare che si trova dietro la scuola media. “Una serie di punti – precisa Iezzi – già oggetto negli ultimi tempi di atti vandalici e che pertanto intendiamo monitorare con questo nuovo sistema”.
Lo scopo, sottolinea il presidente del Consiglio comunale pinetese, non è però soltanto quello di porre sotto controllo le zone in questione, ma anche quello di utilizzare il nuovo sistema di videosorveglianza come agente deterrente.
“Per questo – continua Iezzi – l’auspicio è anche quello di estendere gradualmente in futuro l’utilizzo delle telecamere anche ad altre aree inizialmente non incluse. In questo senso potremmo anche avvalerci della collaborazione dei balneatori, che potrebbero dotarsi di telecamere da agganciare al sistema”. Insomma, una vera e propria attività di prevenzione più che “di contravvenzione a prescindere – aggiunge il presidente –, una formula vincente che potrebbe anche far risparmiare le casse comunali per ciò che riguarda la manutenzione straordinaria a cui i punti in questione sono soggetti dopo gli atti vandalici”.
L’amministrazione comunale guarda, dunque, fiduciosa a questo nuovo sistema, col quale Palazzo di Città risponde anche alle istanze dei cittadini. Il riferimento è, ad esempio, alla raccolta firme portata avanti dai residenti del borgo storico di Mutignano, che hanno proprio avanzato richiesta di attivare un sistema di videosorveglianza. “Non si tratta insomma- conclude Ernesto Iezzi – di un capriccio o di un lusso dell’amministrazione, ma dell’esigenza trasmessa dai cittadini, che noi intendiamo rassicurare”.