Rischia davvero di restare una grande opera incompiuta perché a distanza ormai di circa un anno ancora non si trova la strada per ottenere il milione di euro per l’ultimazione dei lavori.
Il nuovo molo nord del porto di Giulianova ad oggi è solo una lunga barriera di massi, di circa 300 metri, che avrebbe dovuto convergere verso l’imboccatura. Manca l’ultimo tratto, un centinaio di metri di braccio creando l’arco a protezione dalle mareggiate da nord est e da grecale. Risolto, o quasi, il problema legato al piano regolatore portuale (un atto che era del tutto assente) c’è da sistemare ora il progetto. Serve un milione di euro.
Ma dalla Regione ancora nessun segnale. Va detto però che il presidente dell’Ente Porto Marco Verticelli quasi ogni giorno è in contatto con il vice presidente Giovanni Lolli che ha assicurato che il porto di Giulianova è il bacino di riferimento per il settore diportistico e della pesca. E’ chiaro che le risposte che l’Ente Porto vuole sono soprattutto economiche.
Resta in piedi la richiesta di utilizzare gli oltre 900mila euro del ribasso d’asta di un’opera costata già circa 4milioni di euro ma che per ora non è di alcuna utilità. Il ribasso d’asta risolverebbe il problema. Ma proprio la Regione aveva intenzione di destinare quella somma al porto di Vasto. Operazione che fu bloccata dopo l’intervento dell’allora presidente dell’Ente Porto Paolo Vasanella e in seguito dal suo successore Verticelli.
Intanto, monta anche la protesta da parte degli appassionati della pesca sportiva che amavano trascorrere le loro giornate pescando in prossimità del faro verde del molo nord.
La zona è interdetta ai pescatori perché ad oggi è ancora un cantiere. E la capitaneria di porto più volte è stata costretta ad intervenire per allontanare i trasgressori soprattutto per una questione di sicurezza e di incolumità degli avventori.