Avvisi pubblici Provincia: le criticità riscontrate dagli Architetti teramani

ordine_architetti_teramoTeramo. In relazione agli avvisi pubblici di selezione per il conferimento di un contratto di collaborazione per “Assistente Tecnico con profilo di ingegnere” e “Assistente Tecnico con profilo di geometra”, emanati dalla Provincia di Teramo, l’Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Teramo ha precisato, con una nota inviata all’Ente, che i due bandi presentano alcune criticità.

In particolare il bando relativo alla figura di ingegnere, pur prevedendo, tra i titoli di studio, la laurea in architettura (o titolo equipollente alla laurea in ingegneria), inserisce tra i titoli indispensabili per la partecipazione alla selezione l’iscrizione all’albo degli Ingegneri, escludendo, di fatto, i laureati in architettura iscritti al relativo Albo di competenza.

L’Ordine ha, quindi, chiesto di integrare il bando inserendo anche l’iscrizione all’albo degli Architetti come requisito sufficiente, oltre alla laurea in Ingegneria, Architettura o equipollente, per partecipare alla selezione.

Per quanto riguarda il bando relativo alla figura di assistente tecnico geometra, riservato ai diplomati geometri iscritti al relativo collegio professionale, l’Ordine Architetti ha ricordato alla Provincia che la laurea in architettura è considerata, da costante e consolidata giurisprudenza, “assorbente” del titolo di studio inferiore, in quanto considerata un ampliamento delle materie di studio del geometra. E’ stata pertanto chiesto di ampliare la possibilità di partecipare al concorso

anche a laureati in architettura, sia con laurea magistrale che triennale, iscritti al relativo albo di competenza.

Quanto sopra, si legge ancora nella nota, è stato segnalato alla Provincia per evitare inutili e costosi contenzioni che si verrebbero a creare nel caso venissero escluse dalla partecipazione alle selezioni le figure degli architetti.

L’Ordine si riserva, comunque, di intervenire, anche attraverso le vie giudiziarie, nel caso i bandi non venissero modificati come richiesto.

 

 

 

 

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