I lavori di messa in sicurezza sono appena iniziati, in somma urgenza, una buona notizia che fa ben sperare per il ripristino del Belvedere. Tuttavia le criticità rimangono, soprattutto in merito al mancato miglioramento ambientale e naturalistico del borgo.
Per il Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Onlus è necessario lavorare sul restauro paesaggistico di tutta la cintura verde intorno al centro abitato. “Silvi alta è un ambiente molto fragile che ha un fascino straordinario. La messa in sicurezza del borgo deve prevedere anche interventi di ingegneria naturalistica per consolidare i terreni sottoposti a erosione.” spiega l’associazione, “Si tratta di interventi non impattanti che rispettano il paesaggio, realizzando terrazzamenti con piante arbustive della flora mediterranea come Rosmarino, Lavanda, Salvia, Alaterno, Ginepro comune, Crataegus, Acero campestre, Piracanta, Ginestra odorosa, Leccio a cespuglio, Alloro a cespuglio, Lugustro vulgare, Albero di Giuda a cespguglio, Corbezzolo, Fillirea e Lentisco. Tutte piante che hanno apparati radicali molto forti e che in natura vivono su pendii e falesie in riva al mare o in condizioni veramente difficili. Fondamentale il rispetto dell’identità culturale del borgo marino di Silvi evitando faraoniche costruzioni in cemento armato che possono rovinare per sempre l’estetica e anche la vocazione turistica del territorio”.
Per il Co.N.Al.Pa. la vocazione di Silvi deve essere quella turistica, paesaggistica e naturalistica, un traguardo che si può raggiungere in poco tempo lavorando in team, seguendo un percorso costruttivo e di confronto tra i vari esperti del settore.