Il Consiglio provinciale di Teramo, lunedì scorso, in ottemperanza alla legge, ha deliberato l’accordo da far sottoscrivere ai Comuni per la presa “delle funzioni in materia di difesa del suolo e di risorse idriche”.
Il provvedimento non è stato votato dalla minoranza e il consigliere Federico Agostinelli ne aveva chiesto il rinvio ma, ha sottolineato il presidente Renzo Di Sabatino in Consiglio: “Bisogna superare un’impasse su aspetti strategici per la sicurezza del territorio, il nostro provvedimento arriva dopo quello già assunto da altre Province ma saremo a fianco dei Comuni per avanzare proposte legislative più congruenti”.
“Per quanto ci riguarda un atto dovuto – spiega in proposito il consigliere delegato Mauro Scarpantonio – ma ci rendiamo ben conto delle difficoltà oggettive delle amministrazioni locali che non hanno mezzi e personale per gestire competenze come queste che comportano professionalità specifiche e risorse economiche significative: la Provincia lo sa bene perché ce ne siamo occupati per decenni con dipendenti che oggi sono passati alla Regione. Ci faremo parte attiva, anche con i nostri rappresentanti in Consiglio regionale, affinché la materia venga riordinata in maniera sostenibile: l’ipotesi più congruente è che fossi e torrenti vengano gestiti dalle strutture vocate come il Genio Civile. La manutenzione dei fossi e dei torrenti cosiddetti minori ha una incidenza molto importante sulla messa in sicurezza del territorio e oggi siamo in una situazione sospesa perché in realtà non se ne occupa nessuno. In Abruzzo, per quanto ne sappiamo, solo un Comune ha accettato di firmare la convenzione”.