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Roseto, il crollo di “Casa Mataloni” nella Riserva Borsacchio. Ispezione della Capitaneria

Casa Mataloni, nel cuore della Riserva Naturale Borsacchio, ha le settimane contate, forse giorni. Parte della vecchia struttura che le associazioni ambientaliste avrebbero voluto recuperare per trasformarla nella sede ufficiale della Riserva stessa è crollata.

Le piogge dei giorni scorsi e soprattutto l’ultima mareggiata, che ha inghiottito altri 6 metri di arenile su un tratto di 2 chilometri di spiaggia, hanno causato il crollo della facciata lato mare dello stabile. L’edificio è in parte imploso e se ancora non è diventato un cumulo di macerie è perché anni fa, dopo l’acquisto delle aree stabile compreso, da parte dell’imprenditore teramano Sabatino Cantagalli, venne sistemata un’impalcatura che però col tempo si è arrugginita e in parte, nel punto in cui la vecchia casa è crollata, sta ora cedendo.

In mattinata gli uomini dell’ufficio circondariale marittimo di Roseto, con il comandante Giovanni Minonne, hanno eseguito un sopralluogo per fare il punto della situazione. Le autorità marittime potrebbero chiedere un intervento dell’amministrazione comunale rosetana perché la competenza è in questo caso del Comune visto che la struttura sorge su una proprietà privata e non sul demanio, nonostante la linea di costa negli ultimi 30 anni sia completamente cambiata. Ma non è stata ancora aggiornata sulle carte.

Della questione nel frattempo si sta interessando il vice sindaco Simone Tacchetti che nei prossimi giorni potrebbe chiedere all’imprenditore Cantagalli di mettere in sicurezza tutta l’area. Intanto le autorità marittime in mattinata hanno eseguito anche un sopralluogo in zona per verificare i danni causati dall’erosione. L’ultima mareggiata da Grecale è stata deleteria. Ma il peggio deve ancora arrivare, con le mareggiate invernali da Levante.

Le correnti hanno raggiunto ormai i campi un tempo coltivati con ortaggi e frumento. E la linea ferroviaria è distante in alcuni punti circa 50 metri. Insomma, con il passare del tempo lentamente la linea di costa arretra. Negli ultimi 33 anni, quando vennero eseguiti i lavori di ripascimento nell’ambito del progetto Aquater, sono stati spazzati via circa 100metri fronte mare. Tant’è che sulle carte catastali l’imprenditore Cantagalli oggi si ritrova con circa 4 ettari in meno di superficie rispetto a quando acquistò, dagli eredi Migliorati, le aree.

La Riserva Naturale del Borsacchio rischia di assottigliarsi a causa dell’erosione. E che il fenomeno si sia accentuato lo dimostra anche il fatto che l’ultima mareggiata ha riportato alla luce il punto di stoccaggio del materiale utilizzato per realizzare i pennelli nel ripascimento del 1984.