Giulianova. L’assemblea straordinaria degli avvocati del consiglio dell’ordine di Teramo, avvenuta nella giornata di ieri nella sala Buozzi di Giulianova, ha discusso in merito al provvedimento del presidente del Tribunale di Teramo, Giovanni Spinosa, di non iscrivere più cause al ruolo nelle sedi distaccate di Giulianova e Atri.
Guerino Ambrosini, Presidente del consiglio dell’ordine, aprendo i lavori dell’assemblea, ha informato gli avvocati in merito alla riunione del Consiglio Giudiziario, tenutasi martedì 23 ottobre, il quale non ha espresso un parere unanime sul provvedimento di Spinosa. Una situazione che, secondo gli avvocati teramani, renderebbero il provvedimento del presidente del tribunale di Teramo “privo di esecutività”.
Gli avvocati teramani hanno ribadito “l’illegittimità sia formale che sostanziale della modifica tabellare, richiamando sul punto la totale assenza dei requisiti di necessità ed urgenza normativamente richiesti ed evidenziando nel contempo la esistenza di una situazione di grave e persistente disagio per l’utenza, soprattutto nelle cancellerie della sede centrale del tribunale, che risulterebbe ulteriormente accentuata dall’eventuale entrata in vigore del provvedimento presidenziale”.
Tutta l’avvocatura ha nel contempo manifestato forti preoccupazioni per l’attuale condizione della sezione distaccata di Giulianova, nella quale risultano da tempo prive di giudice designato le cause iscritte a ruolo di Ria e successivamente attribuite a ruolo i Chiauzzi, per le quali sarebbero stati disposti “inopinati e progressivi rinvii d’ufficio, con gravissimi danni per l’utenza finale e, più in generale, per l’immagine del servizio giustizia”.
Alla luce di tali riflessioni, l’assemblea ha impegnato il Presidente del Consiglio dell’Ordine a sollecitare il Presidente del Tribunale di Teramo affinchè provveda a rimediare il suo provvedimento. Gli avvocati teramani, inoltre, chiedono urgentemente l’assegnazione nella sezione distaccata di Giulianova di un magistrato togato per la trattazione dei procedimenti civili, compresi quelli precedentemente assegnati a ruolo di Ria e successivamente attribuiti a ruolo di Chiauzzi ma a tutt’oggi privi di giudice designato.
