La processionaria è attiva solo durante i periodi freddi dell’anno, dal momento che trascorre i caldi mesi estivi come bozzolo seppelito sotto terra. Nonostante la modesta dimensione, le larve sono dotate di forti mandibole in grado di fagocitare i duri aghi già subito dopo la nascita. Il nome “processionaria” deriva dall’abitudine di questi lepidotteri di muoversi in fila indiana, come fossero in processione.
L’insetto, oltre ad essere nocivo per le piante, può provocare eruzioni cutanee, irritazione alle vie respiratorie e infiammazione delle mucose della bocca e dell’intestino. I peli degli insetti, infatti,si separano facilmente dalla larva che li porta sul dorso, nel corso di un contatto o più semplicemente sotto l’azione del vento. Data la particolare struttura (terminano infatti con minuscoli ganci), questi peli si attaccano facilmente ai tessuti (pelle e mucose), provocando una reazione urticante data dal rilascio di istamina (sostanza rilasciata anche in reazioni allergiche).
Per questo è stata disposta, in via precauzionale, la chiusura della scuola per la giornata di lunedì 22 ottobre, così da permettere alla ASL, ed al fitologo incaricato, di effettuare il sopralluogo per procedere all’eventuale disinfestazione. Un caso analogo si era verificato, nel mese di marzo, presso la scuola media Bindi, dove ci furono ripetuti malori di studenti la cui causa, dopo alcuni accertamenti, fu attribuita alla presenza della fastidiosa larva.