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Roseto, alberi tagliati per la pista ciclabile: scatta la protesta FOTO

Roseto. Con l’inizio dei lavori di completamento della pista ciclabile nel tratto nord del lungomare Trento di Roseto degli Abruzzi, nella giornata di ieri, sono stati abbattuti due alberi di alto fusto, un pioppo e un pino.

E’ il commento del Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio, che li definisce “Alberi sani e robusti che non mostravano segni di alterazione, sia a livello di apparato radicale che della porzione aerea. Ciò che rimane di questi alberi è il loro moncone, lasciato in bella mostra e che dà evidenza degli anni di vita che avrebbero avuto ancora davanti. Nessuna pericolosità, nessuna ordinanza di abbattimento a motivarne la rimozione, se non la necessità di recintare il cantiere che dovrebbe dar vita ad una pista ciclo pedonale, la ‘bike to coast’, come viene definita, lunga 131 Km che collegherebbe Martinsicuro a San Salvo”.

“Opera auspicata e tanto attesa che – precisa il Conalpa – rischia però di mutare profondamente la fisionomia del litorale di Roseto degli Abruzzi. L’alberatura esistente lungo il tratto interessato dai lavori non è molto consistente, ma è costituita da pini, tamerici, oleandri ed altre essenze tipiche della macchia mediterranea. Considerato anche il vincolo paesaggistico a cui è sottoposta buona parte della riviera interessata dall’opera, le buone condizioni del patrimonio arboreo, sarebbe auspicabile un intervento che miri alla conservazione dell’alberatura esistente tra cui molti oleandri per l’appunto, già piantumati nel tratto più a nord”.

Per il Conalpa è necessario “preservare alberi ad alto fusto che forniscano ombra e riducano le isole di calore soprattutto in ambiente urbano, ove il transito autoveicolare è particolarmente intenso.  Sempre più pressante è l’istituzione di un piano regolatore del verde, strumento che consentirebbe un’adeguata programmazione degli interventi di arboricoltura e di manutenzione, attraverso la condivisione di tutti i cittadini e le associazioni”.

Sullo stesso argomento è intervenuto anche il Presidente di Fiab Roseto, Marco Borgatti, che definisce la pista ciclabile “un’opera strategica per il turismo sostenibile e la vivibilità della nostra città”, ma non a scapito degli alberi ‘abbattuti’.

“Pini secolari ed ultimi testimoni di una Roseto che non esiste più. L’area – precisa Borgatti –  è tra l’altro vincolata insieme al paesaggio. Oggi ho chiesto al vice sindaco e responsabile per i lavori pubblici un incontro con i progettisti, ufficio tecnico e forze ambientaliste.  Non esistono motivi per creare dissensi. Bisogna sedersi con calma e lungimiranza ad un tavolo per garantire la realizzazione della pista ciclabile in armonia con la popolazione e l’ambiente. La Fiab Roseto si offre per risolvere la questione e tutelare l’interesse di tutti”.

Il Presidente FIAB Roseto, Marco Borgatti, ed il tecnico FIAB e Presidente dell’ordine degli Architetti, Raffaele Di Marcello , si rendono disponibili gratuitamente per trovare soluzioni condivise che tutelino i nostri alberi e la ciclabilità.