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Atri, Ecoendoscopia al San Liberatore: ecco le caratteristiche del nuovo servizio

Parla il dottor Carmelo Barbera, nuovo responsabile dell’unità operativa semplice di Ecoendoscopia dell’ospedale San Liberatore di Atri.

 

Su cityrumors.it, infatti, si è aperto una sorta di confronto sull’attività che sarà posta in essere nella struttura ospedaliera e soprattutto in relazione a quello che accade all’ospedale di Penne.

 

“L’originalità della struttura”, scrive il dottor Barbera in una nota, ” non è da attribuire all’attivazione della Ecoendoscopia in quanto mera procedura diagnostica, e sottolineo diagnostica, che confermo essere assolutamente presente a Penne e in questo il merito va al Dott. Della Sciucca per averla avviata, ma nella istituzione di una Struttura Operativa dedicata alle patologie epatobiliopancreatiche, dove la metodica di Ecoendoscopia sarà il perno attorno a cui ruoterà tutta l’attività di Endoscopia diagnostica ma soprattutto Operativa.

 

In poche parole per la prima volta in un ospedale abruzzese il paziente, in un unico tempo, avrà la possibilità di usufruire della diagnosi e del trattamento endoscopico delle patologie biliopancreatiche benigne e maligne. Non è tutto, gli obiettivi che intende ottenere questa Struttura saranno anche di:implementare la ERCP operativa; avviare il trattamento eco endoscopico delle colecistiti acute in soggetti non candidabili alla chirurgia generale; avviare procedure terapeutiche eco endoscopiche di drenaggio trans gastro/duodenali, di itteri ostruttivi e raccolte addominali (pseudo cisti pancreatiche,raccolte fluide, ascessi….) suscettibili di trattamento con tale metodica; avviare il trattamento endoscopico radicale delle lesioni non invasive del tratto digestivo superiore e inferiore.

 

Quindi, senza voler assolutamente sminuire il lavoro finora effettuato dall’equipe di Penne, spero che stavolta sia chiaro che gli obiettivi che si pone questa UOS di Ecoendoscopia di Atri, sono ben diversi e assolutamente unici in tal senso”.