“Da accertamenti immediatamente posti in essere, risulta che il collega coinvolto non è iscritto a questo Collegio provinciale, ma al Collegio della provincia di origine. Circostanza che, nel rispetto delle decisioni dell’Autorità Giudiziaria e delle norme in vigore, attribuisce al Collegio Ipasvi al quale l’indagato è iscritto la valutazione sui provvedimenti da adottare nell’ambito del proprio potere disciplinare. A tal proposito, ricordiamo a tutti gli infermieri che l’albo di riferimento al quale perfezionare l’iscrizione è quello della provincia in cui si hanno il domicilio lavorativo e la residenza”.
E conclude: “Dispiace apprendere notizie di questo tenore che rischiano di danneggiare agli occhi dei cittadini l’immagine di una professione che viene svolta dalla stragrande maggioranza dei nostri iscritti in assoluta onestà e correttezza, come gli innumerevoli attestati di stima e gratitudine degli utenti della sanità quotidianamente stanno a confermare. Il Consiglio Direttivo del Collegio Ipasvi di Teramo, recentemente rinnovato, continuerà a vigilare sul rispetto dei doveri deontologici dei propri iscritti, al fine di garantire sempre il massimo livello di assistenza alla popolazione”.