Alba Adriatica, offese al sindaco sul web: condannata alle scuse e lavori di pubblica utilità

Scuse pubbliche al sindaco e prestare la propria opera in lavori di pubblica utilità.

 

Per le diffamazioni sul web indirizzate al sindaco, Tonia Piccioni, una giovane donna di Alba Adriatica è stata condannata ad una serie di condotte riparatorie dal giudice del tribunale di Teramo, Belinda Pignotti. Una vicenda nata un paio di anni fa, quando sul più popolare social network la donna aveva rivolta delle offese al sindaco di Alba Adriatica (non presente sui social). Le affermazioni furono rimosse dal web, ma scattò ugualmente la denuncia ai carabinieri.

 

L’autrice delle denigrazioni fu individuata e la vicenda è finita in un’aula di tribunale, con la donna che è tata riconosciuta colpevole. Evitando, ovviamente, conseguenze più gravi con una condotta riparatrice. Va detto che la denuncia riguardava anche un altro utente della rete che mise il classico “like” al commento su Facebook e ora in attesa del processo.

 

La vicenda delle accuse indirizzate al sindaco (difeso dall’avvocato-assessore Marco Pilò) deve rappresentare un monito chiaro per coloro che usano i social in maniera non certo ortodossa, rischiando di sconfinare (come accaduto) in forme di diffamazione aggravata.

 

 

 

 

 

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