Le perizie riconsegnate al gup Marina Tommolini non sono, dunque, in grado di fissare l’ora esatta della morte. Al contrario, le varie perizie sembrano coincidere nel fissare il giorno del decesso, il 18 aprile 2011, come già era stato anticipato dall’entomologo Stefano Vanin, il quale aveva studiato il tempo di colonizzazione delle larve. Ai fini delle indagini sarebbe utile conoscere esattamente l’ultimo pasto (si parla di latte, caffè o piadina) ingerito dalla vittima per circoscrivere il momento in cui era in vita. Intanto il 29 settembre riprenderà il processo al marito Salvatore.